«I bambini disturbano»: controlli dei vigili al Grest, scoppia la bufera

Sabato 29 Giugno 2019 di Elena Filini
«I bambini disturbano»: controlli dei vigili al Grest, scoppia la bufera
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MOGLIANO - Gravi motivi di ordine pubblico impongono l'intervento della polizia municipale alle 15 di un pomeriggio d'estate al Parco del Sole. Spacciatori e tossici? Baby gang in azione? Nulla di tutto questo. La festa del Grest. Una minaccia da non sottovalutare: 500 ragazzi e animatori che ballano i tormentoni 2019 sono un male da estirpare alla radice. Soprattutto se, per poter avvertire il sound e andare a tempo, arrivano (in orario consentito dai regolamenti) a turbare la sonnolenta routine di qualche adulto intollerante. Mayday, mayday: allarme. Intervengono, nell'ordine, la pattuglia dei vigili urbani (non senza qualche imbarazzo) e su facebook- il neo assessore alla sicurezza. «Abbassate quella musica» intimano le forze dell'ordine. «Ma siamo in cinquecento, è l'unica festa del Grest in tutta l' estate, sono le 15 quindi con gli orari siamo a posto, non avete neanche fatto la misurazione». Non importa: il sonno di un adulto non può essere turbato da 500 infanti vocianti.
 
L'EPISODIO
Mogliano Veneto, anno domini 2019. Una storia dai contorni kafkiani, quella raccontata da don Vanio Garbujo, parroco di Mogliano Ovest e Marocco. «Giovdì pomeriggio al Parco del Sole il nostro quartiere ha avuto l'onore e la gioia di ospitare la festa dei Grest di Mogliano. Circa 500 ragazzi tra bambini e animatori. Ovviamente all'inizio abbiamo coinvolto i ragazzi con dei balletti e della musica. Tempo mezz'ora è arrivata la polizia municipale a farci spegnere tutto perché sono stati chiamati da qualcuno che abita vicino al parco per farci smettere» racconta il parroco. E non era neppure la prima volta. Giusto il primo giorno di Grest, la scorsa settimana, i 100 ragazzini in cortile sono stati affrontati da un adulto imbufalito perché la musica impediva a sua figlia di studiare. «Con tutto il rispetto, esistono le biblioteche per una mattina». Insomma l'intolleranza la fa da padrona, in un mondo sempre più maldisposto verso gli altri.
L'AMMINISTRAZIONE
La vicenda è arrivata anche nelle sale comunali. «Buongiorno a tutti - si presenta il neo assessore Carlo Albanese - In qualità di assessore alla Sicurezza con delega alla Polizia municipale ho provveduto a confrontarmi con il comandante. Confermo l'intervento dei Vigili urbani in quanto chiamati da un residente perché lamentava il livello della musica troppo alto. La pattuglia ha dovuto intervenire e constatato che effettivamente essa era molto alta, ha gentilmente invitato una responsabile ad abbassare un po' il volume e non a spegnere. La persona ha deciso di spegnere in autonomia. La pattuglia è andata via. Successivamente verso le ore 16 è stata richiamata in quanto, nuovamente, la musica era alta. Si sono confrontati con don Garbujo il quale ha detto che spegnevano perché si dovevano spostare in altro luogo. Nessuna richiesta di spegnere la musica - sottolinea Albanese- ma intelligente tolleranza nel rispetto di chi festeggiava e di chi chiedeva un livello di musica più consono».
LA RICERCA DI EQUILIBRIO
Don Garbujo sottolinea che la polemica non fosse certo indirizzata all'assessore, e neppure alla polizia locale in definitiva. Però tiene a mettere in puntini sulle i. «Sul fatto che la musica fosse alta la cosa è molto discutibile - risponde - Chiaro che per gestire 500 ragazzi la musica si deve sentire. Però nessuno aveva strumenti di misurazione per decidere se la musica avesse un volume consono o meno. Detto questo un evento che dura 2 ore in un anno credo possa essere sopportabile, ma oramai nulla è sopportabile». Le minacce degli adulti ai Grest non sono cosa nuova a Mogliano, ripete il sacerdote. «Ci si chiede però perché i vigili o i carabinieri non intervengano in via Torino, dove tutte le sere d'estate si è costretti a sopportare il passaggio continuo ( fino a tarda notte) di scooter con motori non a norma di legge, oppure con tavoloni a quattro ruote che fanno saltare sull'asfalto creando un rumore molesto. Qui nessuno della zona apre bocca perché ha paura di subire atti vandalici dagli stessi ragazzini maleducati. Per questi episodi non solo non si chiamano i vigili, ma si attribuiscono responsabilità alla parrocchia». L'assessore Albanese si è dichiarato disponibile a un incontro, sottolineando che mantenere un equilibrio non è così scontato. «Ma, ripeto, io non ce l'ho certo con lui». Il dettato evangelico impone di amare il prossimo. Non da indicazioni specifiche sui moglianesi imbruttiti dall'esposto facile.
Elena Filini 
Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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