L'archistar Portoghesi dice addio
a Treviso: in vendita la sua casa

Lunedì 22 Giugno 2015 di Mario Anton Orefice
L'archistar Portoghesi dice addio a Treviso: in vendita la sua casa
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TREVISO - Cinque finestre affacciate sull'acqua, proprio «là dove Sile e Cagnan s'accompagna» e dove folaghe, cigni e gabbiani si rubano il mangiare a vicenda. Via da Coderta 41, la residenza trevigiana di Paolo e Giovanna Portoghesi, è in vendita da qualche settimana. L'architetto del Quartiere Latino, della Città della speranza di Padova, della moschea di Roma e della Torre del respiro a Shanghai, il fondatore della geoarchitettura, lascia Treviso dopo quattordici anni.



Professore, un arrivederci o un addio?

«Sarei per un arrivederci ma non dipende da me».



De Poli, Gentilini, Manildo, tre voti?

«De Poli ha avuto il pregio di pensare in grande, di situare Treviso in un contesto europeo, forse ha ecceduto in generosità: ha pensato più agli interessi delle banche che a quelli della fondazione. Di Gentilini spesso non ho condiviso le affermazioni che hanno avuto maggior risalto sui giornali, ha esagerato con le sculture in città, ma ho apprezzato il suo modo di essere sindaco fra la gente, quasi da medico condotto. Per quanto riguarda l'amministrazione Manildo mi sembra debole in campo urbanistico. Per esempio credo sia un errore aver abbandonato l'idea di sviluppare l'università al di là del Sile, dove oggi il chiostro del convento di San Paolo giace a brandelli».



Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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