Turisti sulle colline del prosecco è boom di presenze con più 28%

Sabato 30 Ottobre 2021 di Mauro Favaro
Colline del prosecco

VALDOBBIADENE - Il turismo sulle colline del Prosecco torna a volare: in agosto gli arrivi sono aumentati del 19,3% e le presenze addirittura del 28% rispetto all'era pre-Covid.

E' questo il dato fondamentale. Il confronto non è fatto con l'anno scorso, periodo tristemente segnato prima dal lockdown e poi dalle varie restrizioni, ma con l'agosto del 2019. Dopo la lunga serie di mesi con il segno negativo a causa dell'emergenza sanitaria, nel cuore dell'estate si è materializzata l'attesa inversione di tendenza. Per la prima volta nel corso del 2021 il numero di persone che hanno visitato il sito Unesco della Marca è tornato a salire, fino a superare la quota registrata prima dell'esplosione dell'epidemia. «Agosto è stato un mese eccezionale. Nell'ambito del turismo di prossimità, legato alla situazione generale, tanti veneti e tanti italiani hanno scelto di visitare il nostro sito Unesco sottolinea Federico Caner, assessore regionale al turismo si tratta di un segnale importante, arrivato già nel primo mese che ha visto una maggiore libertà di movimento. L'obiettivo adesso è continuare su questa linea, consolidando il dato dei turisti italiani e puntando sempre di più all'internazionalizzazione con i progetti specifici che sono già in fase di sviluppo». I numeri sono stati messi nero su bianco dal sistema statistico della Regione.

I PROBLEMI

Solo in agosto i 29 Comuni delle colline, tra il cuore della zona del Prosecco e i paesi vicini, hanno registrato l'arrivo di 21.269 turisti. Quasi 3.500 in più rispetto allo stesso mese del 2019. Per un più 19,3 per cento. Ed è andata ancora meglio sul fronte delle presenze nel territorio, che evidenziano la permanenza e non solo i passaggi. Nello specifico, in agosto si è arrivati a un soffio dalle 60mila presenze sulle colline del Prosecco. Sono state esattamente 59.459, per la precisione. Cioè 13mila in più rispetto al medesimo periodo di due anni fa. Per un più 28 per cento. Certo, non basta. Il quadro dei flussi turistici da gennaio ad agosto del 2021 dice che manca ancora all'appello quasi un terzo dei visitatori rispetto a due anni fa: 84mila contro 122.500. Il prezzo più alto è stato pagato dagli alberghi della zona. Quest'anno, sempre fino ad agosto, hanno registrato un calo del 38,2% per quanto riguarda gli arrivi e del 29,4% sul fronte delle presenze. Le strutture extra-alberghiere, invece, hanno avuto diminuzioni più contenute, tra il meno 18,9% di arrivi e il meno 7,1% di presenze. 

I GRAFICI

I grafici delle colline, comunque, sono decisamente più incoraggianti rispetto alla media della Marca. Tra gennaio e agosto di quest'anno l'intera provincia di Treviso ha visto arrivare 271mila turisti (quasi un terzo stranieri). Ancora il 59,8% in meno dello stesso periodo del 2019. E le 838mila presenze contate negli stessi mesi sono in linea con questo andamento: meno 43,5% rispetto a quelle di due anni fa. A livello provinciale il calo del lavoro degli alberghi è ancora più evidente: meno 66% per gli arrivi e meno 57,5% per le presenze. Con le strutture extra-alberghiere che hanno ridotto i danni fermandosi a meno 37,8% per gli arrivi e meno 19,4% per le presenze. Il discorso è ovviamente diverso se si fa il confronto con il 2020, l'anno dell'esplosione dell'epidemia. Da questo punto di vista gli arrivi nella Marca sono aumentati del 28% e le presenze del 35%. Nella scorsa estate, dopo il picco peggiore dell'emergenza, anche nel panorama del Veneto sono emersi segnali che fanno ben sperare. «Il periodo gennaio-agosto del 2021 conferma i segnali di ripresa tirano le fila dall'Osservatorio del turismo regionale in Veneto si contano complessivamente più di 7,5 milioni di arrivi e oltre 35 milioni di presenze, con una permanenza media pari a 4,6 giorni». 
 

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