Niente radicchio quest'anno: le
nutrie se lo stanno mangiando tutto

Sabato 21 Novembre 2015
Niente radicchio quest'anno: le nutrie se lo stanno mangiando tutto
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ZERO BRANCO - Prolifere e voraci come nessun altro animale che vive nelle zone di campagna. È allarme nutrie nel comprensorio agricolo di Zero Branco e nei comuni contermini. I grossi roditori scavano le tane sulle sponde dei fiumi, dei canali e sulle rive dei fossati di campagna creando problemi all'assetto idrogeologico. Non trovando in natura altre specie animali antagoniste, le nutrie di riproducono a dismisura. Da una stima approssimativa è stato calcolato che su scala provinciale gli esemplari siano dai 150 ai 200mila.



Ma per gli agricoltori zerotini si tratta di una stima per difetto. Sul piede di guerra sono i produttori del radicchio rosso Igp di Treviso. «Mai visto tante nutrie come quest'anno, stanno decimando i ceppi della ricercata cicoria invernale che si coltiva in pieno campo». Tra le zone più colpite via Bettin, via delle Fragole, via Mazzucco e la zona del Montiron. Si dice che le nutrie arrivino a divorare fino al 30% dei rigogliosi ceppi di radicchio. Molti roditori, passando da un campo all'altro, finiscono sotto le ruote delle macchine di passaggio. Arrivano senza timore anche fin sotto le abitazioni. In attesa del definitivo via libera della Regione per poter sparare ai voraci roditori dagli esperti cacciatori, fanno a ruba le gabbie-trappole per la cattura delle nutrie che poi vengono soppresse con il cloroformio o lasciate annegare una volta catturate. La normativa regionale raccomanda la morte dolce dei roditori vietando perciò il ricorso a veleni. Di notte le nutrie si spostano anche di alcuni chilometri alla ricerca di cibo.



«Colonie di questi insaziabili animali -aggiungono gli agricoltori zerotini- arrivano dalla vicina zona del Parco del Sile di Quinto dove è proibito sparare. Un problema che l'Ente Parco sta cercando di affrontare attraverso il coinvolgimento dei sindaci degli 11 comuni delle province di Treviso, Venezia e Padova attraversati dal corso del Sile. Da rilevare che dallo scorso anno la competenza della gestione del problema nutrie è passata alle varie amministrazioni comunali. In questi anni l'Ente Parco è stato messo sotto accusa dagli agricoltori perchè all'interno dell'area protetta era proibito sparare alle nutrie. Questo ha portato a un aumento vertiginoso dei roditori. Con gli effetti che vediamo.
Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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