Un tram tra la stazione e l'aeroporto Canova: Ca' Sugana presenta il progetto

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Paolo Calia
Il tram già presente a Mestre, simile a quello che Ca' Sugana vuole realizzare a Treviso

TREVISO - Il tram per collegare il la stazione ferroviaria all’aeroporto Canova, ma anche il centro storico alla Cittadella Sanitaria, al parco del Sant’Artemio con relative fermate.

E non solo: l’idea è quella di realizzare una rete che coinvolga pure i comuni vicini nell’ottica della Grande Treviso. Questo il progetto che lunedì pomeriggio è stato proposto all’amministrazione comunale. A Ca’ Sugana si sono presentati i vertici di una grossa società francese che ha proposto un sistema di tram simile a quello realizzato dalla Alstom e NewTL a Mestre e Padova, ma anche a Clermont-Ferrand, Parigi, Shanghai, Tiajin. E adesso la meta è Treviso. E la giunta Conte non ha chiuso la porta.


IL VERTICE

Il primo incontro è stato esplorativo. Non si parla più della monorotaia, ma di binari e di carrozze moderne che però viaggiano su gomma. Dal punto di vista infrastrutturale, il nuovo sistema è più agile del progetto studiato per anni e poi definitivamente bocciato. Questo necessita di uno scavo di solo 20 centimetri per posizionare la rotaia. Conte e De Checchi hanno dimostrato interesse anche perché collegare stazione e Canova con una navetta su rotaia, svincolata dal traffico e quindi con tempi decisamente molto più celeri per portare chi sbarca al Canova in città, è uno dei pallini di questa amministrazione. Se poi la rete si può allargare anche ai comuni vicini, l’idea stuzzica ancora di più. Ma l’operazione ha ancora contorno indefiniti, non ci sono certezze. Al momento sindaco e assessore hanno chiesto un piano di fattibilità tanto per capire cosa si può fare a Treviso e cosa no. E visto che si parla di tram, hanno appunto chiesto di allargare le possibili linee senza soffermarsi solo su quella per l’aeroporto. E poi i costi, paletto fondamentale, ma che dovranno essere a carico dei privati. Le due parti si sono quindi aggiornate. Il prossimo appuntamento servirà per entrare più nei contenuti e, soprattutto, valutare se veramente il tram può tornare a Treviso. E si ragionerà sui costi. Nel caso in cui Ca’ Sugana decidesse di procedere, la formula sarebbe quella del project financing per cui sarà necessario fare una gara pubblica.


I PROTAGONISTI

Il sistema di trasporto a guida vincolata su gomma, oggi il tram si chiama così, già presente a Mestre è il New Translohr o NewTL che è anche il nome del veicolo dedicato a questo servizio. A Mestre i giudizi sono discordi: chi lo considera una grande innovazione e chi guarda tutta la nuova rete con grande sospetto sottolineando i disagi dovuti alla realizzazione delle rete e al servizio fornito. A Mestre la rete di tram è stata però stesa in centro storico, con tutti i i relativi problemi da risolvere. A Treviso, se mai la decisione dovesse essere presa, si parla di linee che collegherebbero la città all’esterno. Ma è ancora tutto da vedere, a cominciare dai costi.


TRAMONTATO

L’ipotesi tram mette, al momento, in soffitta l’idea di una metropolitana di superficie su monorotaia. A Ca’ Sugana negli ultimi anni è stata a lungo esaminata la proposta avanzata dalla Intamin-Trasportation, società svizzero-tedesca, leader nella realizzazione di mezzi per il trasporto urbano: tracciato di 4,3 chilometri per collegare la stazione e aeroporto. Costo stimato: circa 50 milioni di euro. Idea inizialmente è piaciuta parecchio perchè moderna, innovativa almeno per Treviso, già vista in azione a Bologna con ottimi risultati e perché avrebbe rappresentato la soluzione per velocizzare l’arrivo in città dei visitatori e il trasporto al Canova per chi si deve imbarcare in aereo. Ma non è mai decollata. Il costo è stato ritenuto troppo elevato e i tecnici del Pums non si sono dimostrati troppo convinti: per funzionare avrebbe dovuto collegare non solo stazione e aeroporto, ma anche altre zone attorno alla città. I costi però sarebbero lievitati oltremodo rendendo, di fatto, l’operazione economicamente non accattivante.

Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 08:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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