POSSAGNO - Ricevono lo sfratto e se ne vanno, “dimenticandosi” il cane. Un animale di grossa stazza, che rimane per quasi dieci giorni rinchiuso in uno spazio angusto, recintato, senza cibo né acqua. A salvare l’animale, i carabinieri della forestale di Asolo, intervenuti dopo varie segnalazioni da parte dei cittadini.
IL FATTO
Accade in contrada Cunial a Possagno, dove in una casa incastonata tra altre, con un piccolo giardino, gli agenti trovano l’animale in condizioni pietose, nel fango e ferito, probabilmente per il tentativo di superare la rete di recinzione. La situazione di degrado era stata segnalata da molti, sia sui social che di persona al Comune, che aveva a sua volta allertato la polizia locale e avviato l’iter burocratico per il recupero della povera bestiola che non ha, però fatto in tempo a concludersi, perché i cittadini della contrada hanno allertato anche la forestale che è intervenuta martedì con il servizio veterinario d’urgenza per prelevare l’animale e metterlo in sicurezza. La punta dell’iceberg di una situazione che molti vicini definiscono delicata, tanto da non parlarne volentieri. Tutto ciò che viene sottolineato è che comunque quel cane che si arrampicava sulla rete e difendeva la sua casa, scoraggiava i passanti che facevano “il giro largo” e che, per paura, non gli hanno portato cibo in questi giorni.
LE REAZIONI
«Non pensavamo potessero davvero abbandonarlo - dicono i vicini - il cane avrà avuto 7 o 8 anni, è robusto e non ci si sentiva sicuri con i bambini, se no avremmo potuto adottarlo. Ciascuno sa della propria situazione, ma forse per quella famiglia le priorità erano altre». Concorde anche il sindaco di Possagno, Valerio Favero che si dissocia con forza dal triste epilogo della vicenda: «Questi fatti si commentano da soli. Questo comportamento è inammissibile». Più duri i commenti degli agenti della stazione Asolo-Monte Grappa del Corpo Forestale dello Stato: «Pur avvezzi ad ogni tipo di scena, per la nostra attività, quello che ci siamo trovati davanti era disgustoso. Oltre al fatto che l’animale avrebbe potuto morire. Un segno di dove può arrivare la crudeltà dell’uomo». In questo caso, la segnalazione al Corpo forestale è stata puntuale e precisa: «Adesso il cane è affidato al servizio veterinario e sta bene. Siamo contenti per l’esito positivo della vicenda e la collaborazione con i cittadini, che sanno di poter contare sulle istituzioni».
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