Tumore all'intestino, maxi intervento di 20 ore allo Iov di Castelfranco: paziente di 36 anni si riprende

Sabato 9 Settembre 2023 di Redazione Web
L'équipe che ha operato il 36enne

TREVISO - Era considerato «senza futuro» ma all'Istituto oncologico del Veneto è stato eseguito un intervento ad altissima complessità, perfettamente riuscito. Venti ore sotto i ferri per asportare diverse masse tumorali del peritoneo, resecare l'intestino ed effettuare un trattamento chemioterapico loco-regionale associato all'ipertermia.

Oggi, a distanza di sei mesi da quella maxioperazione, il protagonista - un uomo di 36 anni - è in buone condizioni generali. La prognosi è soddisfacente.

La vicenda è del marzo scorso, ma viene resa nota solo oggi, 9 settembre, quando nella sede dell'Istituto oncologico Veneto - Irccs di Castelfranco (Treviso) un uomo giunge in condizioni critiche. Soffre di una diffusa neoplasia al peritoneo che coinvolge diversi visceri, una situazione clinica considerata difficilmente curabile con la chirurgia. L'équipe di Chirurgia oncologica delle vie digestive diretta da Pierluigi Pilati studia accuratamente il caso e decide per un intervento di chirurgia radicale. Si spalancano le porte della sala operatoria in quella che diventerà una operazione, «grande» per complessità e durata, con un'ulteriore particolarità: viene divisa in due tempi. Una prima parte di 14 ore e mezza per eradicare il tumore molto esteso e resecare più parti dell'intestino. Poi dopo una pausa di due giorni per consentire al paziente di stabilizzarsi, una seconda parte per altre 5 ore e mezza, durante la quale si è proceduto ad effettuare la chemioterapia a 42 gradi (ipertermia). Adesso, a distanza di 180 giorni, il paziente sta bene.

«Ennesima buona notizia per la sanità veneta e soprattutto per i malati oncologici. Mi complimento con tutto il personale sanitario e dirigenziale che con impegno e abnegazione ha permesso di poter compiere questo intervento. Il connubio vincente fra ricerca e applicazione medico-chirurgica permette allo Iov di essere stabilmente al top nelle classifiche tra le Ircss in Italia e tra i primi 130 istituti del settore a livello mondiale». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia. «Ancora una volta abbiamo la conferma di una sanità veneta d’avanguardia – conclude – Negli anni lo Iov è diventato un riferimento a livello nazionale e mondiale non solo per la cura dei pazienti affetti da cancro ma anche per la ricerca e le applicazioni chirurgiche avanzate. Ciò è il risultato di decenni di impegno, ricerca e innovazione nell’ambito dell’oncologia da parte di professionisti dalle grandi capacità e dal forte background scientifico».

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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