Papà Niccolò vinto dalla malattia a 46 anni: muore il giorno prima del compleanno del figlio

Venerdì 6 Gennaio 2023 di Maria Elena Pattaro
Niccolò Amadio

PONZANO - Gli amici lo chiamavano Squalo per via di quel suo naso pronunciato che ricordava la pinna del predatore dei mari. E in effetti Niccolò Amadio ha addentato la vita assaporandola fino in fondo, nonostante la malattia. Si è spento mercoledì 4 gennaio, a 46 anni, lasciando nel dolore la moglie Laura Furlan e i due figli Matteo, 13 anni, ed Elena, di 11. Originario di Villorba, dove per alcuni anni ha anche gestito la tabaccheria di Lancenigo, Niccolò abitava a Ponzano ed era molto conosciuto in tutto l'hinterland di Treviso e in particolare nel mondo del basket.

Appassionato fin da bambino della pallacanestro, aveva giocato a livello amatoriale nel Basket Carità e a Bologna, negli anni dell'università. Fino a quando la malattia gliel'ha permesso non si sottraeva mai a una partita con gli amici. E da tifoso non era da meno, seguendo con passione le partite della sua squadra del cuore, la Treviso Basket.

IL RITRATTO
Dopo la laurea in Economia e Commercio all'ateneo di Bologna, Amadio aveva lavorato per anni come esperto addetto al controllo di gestione in diverse aziende della Marca. Negli ultimi anni invece aveva cambiato settore, rilevando la tabaccheria di viale Montegrappa, a Lancenigo, teatro nel 2015 di ben due rapine a mano armata nel giro di tre mesi: in entrambi i casi un bandito solitario armato di pistola aveva costretto il titolare a farsi consegnare l'incasso di giornata. Il 46enne era nato e cresciuto a Villorba e dopo le nozze era andato ad abitare a Ponzano insieme alla moglie. Una coppia felice e affiatata, che aveva coronato il proprio amore con la nascita dei due figli, ora rimasti orfani del loro amato papà. Niccolò se n'è andato la vigilia del compleanno del figlio maggiore, lasciando un vuoto incolmabile. «Era una persona meravigliosa: stavamo insieme da 25 anni - racconta la moglie tra i singhiozzi -. Aveva moltissime passioni: la musica, il cinema, il basket, la compagnia. Amava circondarsi di amici e riusciva a stringere amicizie con una facilità strabiliante». Un altro talento era quello per la matematica, trasmesso al figlio Matteo, che nel 2022 ha vinto il titolo italiano alle gare individuali di matematica Kangourou.

IL CORDOGLIO
Anche gli amici sono sconvolti: tantissimi i messaggi di affetto e cordoglio per ricordare lo Squalo. «Era un ragazzo pieno di vita: generoso, cordiale, autoironico, con il sorriso sempre sulle labbra. Un compagno di feste e di divertimento che però non esitava a tenderti una mano nei momenti di difficoltà. Insieme a lui se ne va un pezzo della nostra generazione» è il ricordo corale che emerge in queste ore. Con i compagni dell'università aveva mantenuto un legame talmente forte che per anni il gruppo aveva onorato la tradizione delle rimpatriate in cui non potevano mancare le partite a Risiko fino a notte fonda in memoria dei bei tempi passati. «Niccolò era davvero speciale: una persona capace di lasciare il segno - conclude un suo caro amico, interpretando il sentimento di tanti -. Non doveva finire così». Lunedì 9 sarà il giorno dell'addio: il funerale dello Squalo verrà celebrato alle 10.30 nella chiesa di Lancenigo.
 

Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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