Dal festival di Sanremo al tribunale: noto dj accusato di violenza sulla moglie

Mercoledì 20 Gennaio 2021
Dal festival di Sanremo al tribunale: noto dj accusato di violenza sulla moglie

MONTEBELLUNA - Dalle vette di Billboard Usa ed Mtv inglese alla chiamata della Procura di Treviso che lo ha mandato a processo con l'accusa grave di aver maltrattato la moglie per una decina d'anni e per aver tentato di violentarla. È la parabola compiuta da un noto dj e produttore musicale, sessantenne della zona che nei primi anni 2000 ha cavalcato l'onda del successo e nel 2004 ha calcato il palcoscenico del festival di Sanremo. 


Ieri, giornata in cui era chiamata a testimoniare la moglie, il colpo di scena. «A parte l'episodio del 10 luglio del 2017 - ha detto la donna - lui non si è mai comportato male con me, anzi.

E quella sera ha agito sotto l'influenza dell'alcol, che lo ha portato a fare cose che non voleva».


AL PRONTO SOCCORSO

L'uomo è finito a processo a seguito di una denuncia presentata dai sanitari del pronto soccorso di Montebelluna, accorsi in aiuto della donna che, il 10 luglio del 2017, accusa la rottura del timpano dell'orecchio destro. Sarebbe stato il marito a colpirla, dopo aver cercato di avere un rapporto sessuale che lei gli rifiutava. Ma dall'accusa la verità che affiora parla di 10 anni di maltrattamenti familiari, fatti di spintoni, sberle, schiaffi sul viso e scenate di violenza con tirate di capelli. Avrebbe raccontato tutto in pronto soccorso ma ieri, durante la deposizione, la moglie ha cambiato la sua versione.


LA DEPOSIZIONE

«Abbiamo - dice - un rapporto come tanti altri, fatto di alti e bassi. Me la prendevo con lui perché beveva molto e andava su di giri. In quelle occasioni dormivo in un altra camera della nostra grande casa. Ma non è vero che lui mi abbia trattato male: non mi ha mai fatto mancare nulla, il nostro matrimonio è felice e abbiamo due figli meravigliosi». Proprio uno dei loro figli sarebbe la ragione per cui, l'estate del 2017, il deejay 60enne sarebbe caduto in uno stato di forte preoccupazione. «Qualche settimane prima - racconta - ci è arrivata una telefonata dall'estero, dove nostro figlio stava frequentando l'università. Era il suo compagno di stanza, che ci diceva che il ragazzo voleva farla finita a causa del rapporto finito con la fidanzata. È stato un evento che ha scosso molto mio marito, che ha ricominciato a bere. Ma successivamente ha capito di aver sbagliato e le violenze non si sono più ripetute». Si ritorna in aula a maggio, quando testimonieranno le due sorelle del dj.
De.Bar. 

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