MOGLIANO - «Tornavo da una serata con gli amici.
IL SALVATAGGIO
Per la vittima la serata con gli amici stava per trasformarsi infatti nel peggiore degli incubi: pedinata e aggredita da un uomo che cercava di palpeggiarla nelle parti intime. In quei momenti di choc ha avuto comunque la prontezza di gridare aiuto e di fare un cenno alla camionetta di passaggio. Sperava con tutta se stessa che qualcuno la aiutasse. E così è stato. Alla squadra di pompieri di Venezia-Mestre, di rientro da un intervento, quel gesto non è sfuggito. Sono quesi le 3. La squadra ha appena liberato, poco distante, una persona rimasta incastrata all’interno di un’auto capovolta. Passano per Mogliano lungo il Terraglio e all’altezza del parcheggio di via Monte Cimone un particolare attira l’attenzione del caposquadra e dei suoi uomini. Buttando l’occhio sullo specchietto retrovisore si accorgono che una ragazza si sta sbracciando. Potrebbe essere un saluto ma anche una richiesta di aiuto. Decidono di tornare indietro: non si sa mai. Il fiuto da soccorritori non li inganna. La scena che si para loro davanti è fin troppo chiara: un uomo teneva per il collo la ragazza. Cercava di immobilizzarla per abusare di lei. Alla vista dei pompieri l’aggressore molla la presa e cerca di scappare. Ma la fuga dura poco: i pompieri lo rincorrono e riescono a braccarlo. Adesso è lui quello immobile, a terra. «Stai fermo» - gli dicono i pompieri mentre lui si dimena sul marciapiede cercando di liberarsi dalla stretta. Le grida svegliano i residenti: c’è chi si affaccia alla finestra e chi rimane a letto, spaventato, pensando che si tratti dell’ennesima lite, in una zona critica della città dove spaccio e prostituzione sono di casa.
RAGAZZA SOTTO CHOC
La vittima è sotto choc: lo spavento ha ancora il sopravvento su di lei. Il sollievo per essere stata strappata alla violenza dell’aggressore è una sensazione che arriverà più tardi. Sul posto arriva un’ambulanza del Suem 118, che le presta soccorso. L’aggressore invece finisce in manette: i carabinieri dalla stazione locale lo prendono in custodia e lo portato in caserma. Scatta il Codice rosso, come previsto nei casi di violenza contro le donne. I militari hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza puntate sul parcheggio pubblico: potrebbero aver immortalato l’intera aggressione. Le eventuali immagini unite alla testimonianze della vittima e dei vigili del fuoco permetteranno di ricostruire l’inquietante episodio. Che ha lasciato tutti molto scossi: la ragazza in primis, i pompieri stessi e l’intera città.