TREVISO - Marco Morandin e Francesca Bortolin, i due trevigiani da oltre un mese fermi a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, nella speranza di poter finalmente concludere l'adozione del loro bambino di 14 mesi, stanno ormai esaurendo le forze. Le autorità locali non consentono loro di tornare in Italia con il bambino.
Intanto i soldi a disposizione diminuiscono e le difficoltà aumentano: la polizia di frontiera continua ad affermare che i documenti per l'adozione in possesso degli italiani sono falsi o contraffatti. «Noi - risponde Marco - possiamo solo dire che è tutto in regola». Floriana Casellato, deputato Pd che da giorni segue molto da vicino la vicenda: «Contatterò personalmente il ministri Kyenge e Bonino e il sottosegretario Pistelli. Il nostro governo deve prendere subito posizione e sbloccare questa assurda vicenda».
La storia di Francesca e Marco e gli sviluppi della loro storia sull'edizione di Treviso del Gazzettino in edicola e nell'edizione digitale, cliccando qui
Ultimo aggiornamento: 20:14
Intanto i soldi a disposizione diminuiscono e le difficoltà aumentano: la polizia di frontiera continua ad affermare che i documenti per l'adozione in possesso degli italiani sono falsi o contraffatti. «Noi - risponde Marco - possiamo solo dire che è tutto in regola». Floriana Casellato, deputato Pd che da giorni segue molto da vicino la vicenda: «Contatterò personalmente il ministri Kyenge e Bonino e il sottosegretario Pistelli. Il nostro governo deve prendere subito posizione e sbloccare questa assurda vicenda».
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