Le ultime parole del primario: «Raccolgo due funghi e torno a casa»

Lunedì 12 Ottobre 2020 di Lucia Russo
Leopoldo Celegon

CASTELFRANCO/CADORE - Si respira aria di incredulità a Castelfranco in attesa del rientro della salma che riposa ancora nella cella mortuaria di Cortina. E' difficile per molti cittadini credere che quel dottore così buono non ci sia più, quello che all'anagrafe era Leopoldo Celegon ma per tutti era Poldo. Eppure la passione per la ricerca dei funghi si è portato via l'ex primario di cardiologia dell'ospedale San Giacomo a 72 anni. Una passione che lo univa al fratello Giampaolo Celegon, anche lui medico. Ed è stato proprio lui l'ultima persona a parlare con Leopoldo prima che scivolasse nelle acque del torrente Costeana domenica scorsa.
LE SUE PASSIONI «Erano diverse le passioni che avevamo in comune, c'era quella per la pesca, quella per le moto e anche questa per i funghi afferma Giampaolo Lui non era un abitudinario della ricerca dei funghi e soprattutto in quella zona c'era stato poche volte, forse un paio. Ma quando ci ho parlato al telefono alle 9.23 della mattina di domenica e mi ha detto che stava andando a funghi era tranquillo, non aveva problemi. Era allegro e scherzoso come al suo solito. Leopoldo era sempre così». 
Celegon al fratello aveva detto: «Raccolgo due funghi e torno a casa». Ma a casa non è mai tornato. Immediata la partenza delle prime squadre di soccorso intorno alle 20 di domenica scorsa. E nei giorni successivi di ricerca sono venuti a galla gli oggetti personali di Celegon. Ma di lui nessuna traccia fino a venerdì mattina quando è stato rinvenuto il suo corpo vicino ad un tronco. 
CORDOGLIO IN CITTÀ La notizia della sua scomparsa si è diffusa velocemente. Celegon era molto noto a Castelfranco, perché, oltre ad essere stato primario, è anche stato un socio attivo del Lions Club, socio dell'associazione nazionale carabinieri ed un cittadino molto attivo nel mondo del volontariato impegnato in particolare con il Club amici del cuore. 
«Un pensiero all'amico Leopoldo, grande professionista e soprattutto grande uomo pieno di altruismo e disponibilità soprattutto verso i più deboli commenta il maresciallo Antonio Ria Caro Poldo, ora che ci guardi da lassù curaci con la stessa dedizione e passione. Ciao amico mio». Al dolore si unisce anche il Soccorso alpino e speleologico veneto: «Ci stringiamo ai famigliari». Il cordoglio arriva anche dal Municipio con Stefano Marcon: Era una persona straordinaria. Numerosi i messaggi da parte dei cittadini. «Era gentile e semplice scrive un signore L'ultima volta che l'ho visto gli ho detto Poldo non cambiare mai e lui mi ha sorriso». E ancora: «Un grandissimo dispiacere, una morte assurda. Mi ricorderò per sempre la tua disponibilità, professionalità e simpatia». Per la data dell'ultimo saluto bisognerà attendere il rientro della salma da Cortina che avverrà indicativamente all'inizio della prossima settimana. 

 

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