Infermieri, uno su 3 rifiuta l'assunzione negli ospedali periferici della Marca: «Puntano a lavorare a Treviso»

Per molti dei 198 professionisti che hanno superato l'ultimo concorso l'obiettivo è entrare al Ca' Foncello. A Treviso già chiuse 50 assunzioni. Per gli altri ospedali si scorre la graduatoria

martedì 6 maggio 2025 di Mauro Favaro
Infermieri, uno su 3 rifiuta l'assunzione negli ospedali periferici della Marca: «Puntano a lavorare a Treviso»

TREVISO - Quasi un terzo degli infermieri rifiutano l’assunzione nel momento in cui si comunica loro che non lavoreranno al Ca’ Foncello ma negli altri ospedali della Marca. «Per quanto riguarda l’ospedale di Treviso non ci sono grossi problemi - fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria trevigiana - mentre le cose sono un po’ diverse quando si parla degli altri ospedali periferici. Qualcuno rifiuta la proposta di assunzione: a livello medio, siamo nell’ordine di tre su dieci». Treviso è un hub. Cioè un centro di riferimento. Gli altri, invece, sono spoke, ospedali secondari non per importanza ma per ruolo all’interno della rete: Oderzo, Conegliano, Vittorio Veneto, Montebelluna e Castelfranco. Spesso si pensa che l’ingresso in un grande centro hub possa portare a una più rapida crescita professionale. Di contro, è anche vero che sono previste delle rotazioni. Ma alla luce delle dinamiche della domanda e dell’offerta, oggi le persone che hanno superato il concorso regionale hanno un certo margine di scelta. In ogni caso, si procede. I numeri nel loro complesso non sono affatto banali, soprattutto se paragonati alla pesante carenza di infermieri registrata solamente fino a pochi mesi fa.

IL CONCORSO

Sono 198 gli infermieri che nell’ultima selezione regionale lanciata da Azienda Zero hanno optato per l’Usl della Marca. Non appena avute le graduatorie, l’azienda sanitaria ha iniziato a inviare i telegrammi per procedere con le assunzioni. Il bando aveva messo in conto 150 posti da coprire solo nelle strutture pubbliche del trevigiano. Per queste si erano fatti avanti 449 professionisti. E alla fine si è arrivati a stilare una graduatoria di 222 infermieri. Di seguito assestatasi prima a 201 e poi a 198.

I POSTI

A livello generale, si parla di una copertura quasi totale rispetto al fabbisogno di 250 infermieri per i prossimi tre anni messo nero su bianco dall’azienda sanitaria.

Certo, in questo lasso di tempo ci saranno altre uscite, innanzitutto per i pensionamenti. Ciò non toglie che è arrivata, o sta arrivando, una boccata di ossigeno. Non a caso i vertici dell’Usl puntano a perfezionare i nuovi ingressi nel più breve tempo possibile. Sono in corso le operazioni che porteranno alla firma dei contratti. Per quanto riguarda Treviso, sono già state chiuse 50 assunzioni. Una parte dei nuovi infermieri andrà in particolare a rafforzare gli organici della cittadella sanitaria del Ca’ Foncello. Qui si va dalla cardiologia all’ematologia. E non solo. Mentre il resto verrà distribuito tra gli altri ospedali della Marca. La speranza è che basti scorrere un po’ di più le graduatorie, senza poi ritrovarsi con caselle vacanti proprio a causa dei rifiuti. Ma non si è ancora arrivati a questo. E la ricerca, con l’invio delle relative proposte, continua.

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