Depresso e reduce da una separazione,
operaio si butta con l'auto nel fossato

Domenica 8 Gennaio 2012 di Fulvio Fioretti
Il fossato dove è finita l'auto (PhotoJournalist)
TREVISO - Tenta il suicidio gettandosi con l'auto in un fossato, ma ci ripensa in tempo perch i carabinieri possano salvarlo da morte certa. Se la caver con alcuni giorni di ricovero all'ospedale di Conegliano per una forma piuttosto forte di ipotermia riscontrata agli arti inferiori.
Probabilmente C.M. 57 anni, ex barista e attualmente operaio in una industria della zona, pensava che ci fosse più acqua nella canaletta di irrigazione, visto che in quelle ore piovigginava. O probabilmente non era molto convinto di voler mettere in pratica l'atto estremo.



Tutto è successo verso le 3 della notte tra il 5 gennaio e l'Epifania, qualche ora dopo il rito dei falò, in un posto abbastanza isolato, nel freddo della campagna di Orsago, in via Valsugana. C.M., alle prese con problemi famigliari, e reduce da un procedimento di separazione, ha avuto un momento di sconforto ed è entrato con la sua utilitaria, una Citroen C2, nel fosso che scorre lungo via Valsugana.



In quel momento non c'era molta acqua a differenza di quanto sperasse.
Ma la vettura ha fatto in ogni caso da tappo allo scorrimento dell'acqua, che ha iniziato a invadere l'abitacolo. Il livello non si è alzato molto, raggiungendo il petto dell'uomo, che è rimasto ben presto bloccato alle gambe dall'ipotermia, impossibilitato a muoversi. A questo punto ha lanciato l'allarme.



Con il cellulare è riuscito a comporre il 112, chiedendo soccorso. Ha riferito di aver tentato il suicidio gettando con l'auto nel canale, ma era evidente stato confusionale e non sapeva indicare la sua posizione. C'era buio pesto e non aveva dei chiari punti di riferimento. A causa poi dell’acqua gelida penetrata nell'abitacolo stava perdendo i sensi per l’ipotermia e quindi si esprimeva a fatica.



È stato a questo punto che l'operatore della centrale ha attivato il nuovo sistema di soccorso 112 Europeo (gps) riuscendo a localizzare il malcapitato grazie all’impulso del suo apparecchio telefonico. Per un po' è riuscito anche a tenerlo sveglio, mentre sul posto arrivavano una pattuglia della stazione di Cordignano e una dell’aliquota radiomobile del comando vittoriese di via Boni, già nella zona nei servizi di prevenzione ai reati notturni predatori. I due equipaggi grazie al satellite hanno ricevuto l’indicazione precisa della via Valsugana, nel punto dove C.M. si trovava bloccato.



I quattro militari sono entrati nelle acque fredde del canale, raggiungendo l'utilitaria incidentata al cui interno si trovava il poveretto privo di sensi. È stato estratto e portato sull'argine dove è stato soccorso dal personale del 118 fatto intervenire nel frattempo dall’operatore della Centrale Operativa. C.M. è stato portato d'urgenza all'ospedale di Conegliano, medicato e curato per l’ipotermia diffusa agli arti inferiori e successivamente ricoverato anche per la grave crisi depressiva dovuta a causa della recente separazione coniugale.
Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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