Coronavirus. Secondo contagio all'asilo: tutti a casa «Distanze ignorate»

Domenica 20 Settembre 2020
Coronavirus. Secondo contagio all'asilo: tutti a casa «Distanze ignorate»

TREVISO Asilo chiuso per Covid. Domani la scuola materna parrocchiale Savoini di Cimadolmo non riaprirà i battenti. All'inizio della settimana il contagio di una bambina di 3 anni aveva fatto scattare la quarantena per tutta una classe, comprese le maestre. E ieri è risultata positiva al coronavirus anche la sorella maggiore della piccola, che frequenta a sua volta l'asilo di Cimadolmo. In un primo momento non aveva sviluppato sintomi. Poi sono emersi segnali compatibili con un'influenza intestinale. Vista la situazione, però, il pediatra ha subito richiesto il tampone. Ed è arrivata la conferma del contagio. 

LA DECISIONE
Alla luce del secondo caso, il servizio Igiene e sanità dell'Usl ha disposto la quarantena per altre due classi, per un totale di 34 bambini, più tre maestre e un insegnante di sostegno, fino al 29 settembre. «Il provvedimento spiegano dall'azienda sanitaria è esteso perché purtroppo i bambini delle varie classi non sarebbero stati tenuti sempre separati». E a questo punto la direzione della scuola, assieme al parroco, ha deciso di andare oltre chiudendo l'intero asilo. Tanto più che nei giorni scorsi un'altra maestra si è infortunata cadendo dalle scale. «È necessario rispettare la separazione tra gruppi di dieci bambini sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl sappiamo che non è semplice, anche a causa della carenza di insegnanti. In questo momento, però, deve esserci la massima attenzione possibile». 

LE VOCI
A Cimadolmo ora si ricorrono le voci sul fatto che la sorella sia andata comunque all'asilo nonostante la più piccola della famiglia fosse già a casa in quarantena. «Non hanno alcun fondamento scandisce il sindaco Giovanni Ministeri non complichiamo la situazione con delle chiacchiere. Le due bambine sono state subito tenute a casa dai genitori. Adesso l'asilo viene chiuso. È opportuno così: meglio agire subito e prevenire la possibilità di altri contagi». Quello di Cimadolmo è il più eclatante, ma nella Marca si stanno moltiplicando i casi di positività di alunni e studenti e, di conseguenza, le quarantene di intere sezioni. 



Record di 46 nuovi positivi. E il Covid sbarca alle medie di San Donà

VENEZIA - Aumentano i contagi e affiorano nuovi casi nel mondo della scuola: anche nel Veneziano la battaglia con il virus non è affatto finita.

I dati diffusi ieri dalle Ulss territoriali parlano di 46 nuovi positivi registrati tra le 17 di venerdì e la stessa ora del sabato, ed è il numero più alto da molte settimane a questa parte, da quell'incoraggiante "zero contagi" dell'inizio di luglio.



LA MAPPA
Ieri è emerso il contagio di uno studente del liceo Levi di Montebelluna. I compagni di classe, in tutto 25, sono stati subito messi in isolamento. A differenza di quanto accaduto nell'asilo, la quarantena non è stato estesa agli insegnanti. Ora i ragazzi costretti a casa proseguiranno le attività con la didattica a distanza. Sono intanto scesi a 36 i piccoli dell'asilo Maria Immacolata di Fontane, frazione di Villorba, posti in quarantena dopo la conferma della positività di un bambino che aveva già iniziato l'isolamento precauzionale. Oltre ai gruppi distanziati, anche chi negli ultimi giorni era rimasto assente può tornare a scuola senza problemi. L'attività della materna continua. Anzi, nelle ultime 48 ore la direttrice e le maestre hanno ricevuto una montagna di solidarietà da parte delle famiglie. «Asilo e genitori in questo momento sono più che mai una squadra, una famiglia allargata è il tenore dei messaggi dobbiamo stringere il più possibile la maglia della rete che rappresenta la collaborazione reciproca. Siamo sicuri che state facendo un super-lavoro». 

I TEST
Così come lo stanno facendo gli operatori dell'Usl impegnati nei punti ad accesso libero per i test per il coronavirus. Solo ieri sono stati 160 i bambini e i ragazzi, colpiti da lievi sintomi simil influenzali o entrati in contatto con situazioni a rischio, inviati dai pediatri a fare l'esame. A Castelfranco, in particolare, è stata allestita una linea aggiuntiva riservata proprio ai minori. Difficile andare avanti così. In una sola settimana è scattata la quarantena di almeno una sezione in 5 scuole: oltre all'asilo di Cimadolmo, al liceo Levi e alla materna di Fontane, un altro asilo nella zona di Asolo, dove è stata colpita una bambina di 5 anni, e il liceo scientifico Da Vinci di Treviso, dove dopo la conferma della positività di un ragazzo di quinta è stata messa in isolamento l'intera classe composta da 19 studenti. «Abbiamo proposto all'ufficio scolastico di far intervenire le nostre squadre in tempo reale per eventuali casi sospetti ricorda Benazzi i test rapidi ci consentono di controllare un'intera sezione nel giro di un'ora. Così chi risulta negativo può continuare subito la normale attività, senza isolamenti». L'idea piace all'ex provveditorato di Treviso. «Sarebbe la soluzione migliore assicura Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso anche perché i casi stanno aumentando». Prima, però, serve il via libera del ministero della Salute. Che ancora non c'è. E poi sarà necessario ottenere l'autorizzazione di tutte le famiglie per ogni sezione. Nel frattempo il servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl ha avviato una serie di video-incontri informativi, dedicati in particolare agli asili, per ricordare l'importanza del rispetto delle misure di precauzione contro la diffusione del coronavirus. 

Mauro Favaro
Annalisa Fregonese

Ultimo aggiornamento: 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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