Coronavirus: all'aeroporto Canova termometri laser su tutti i passeggeri

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Mauro Favaro
L'ingresso principale dell'aeroporto "Canova" di Treviso
TREVISO Scattano i controlli al Canova contro il nuovo coronavirus cinese. Da oggi nell’aeroporto di Treviso verrà misurata la febbre, in modo istantaneo, a tutti i passeggeri giunti nella Marca con voli internazionali. In media sono circa 3mila al giorno, stando ai dati relativi all’anno scorso diffusi da Assaeroporti. Nell’area degli arrivi verrà allestito un varco dove i volontari delle Croce Rossa Italiana, coordinati dall’Usmaf, l’ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, e protetti dalle mascherine, controlleranno la temperatura corporea dei passeggeri attraverso dei termometri laser. Al Canova non ci saranno scanner termici. Si farà tutto con i termometri, che verranno puntati verso la fronte o le mani dei passeggeri, a una distanza di 15 centimetri, e che daranno il responso nel giro di pochi istanti. Il limite è stato fissato a 37,5 linee di febbre.
LE MISURE
«Qualora la temperatura corporea fosse uguale o superiore a 37,5 gradi, al passeggero in questione verrà chiesto se nei 14 giorni precedenti abbia visitato la Cina – spiegano da AerTre, la società del gruppo Save che gestisce il Canova, guidata dall’amministratore delegato Corrado Fischer – in caso affermativo, si procederà ad aprire un canale sanitario con la supervisione di un medico». Per i passeggeri dei voli internazionali con febbre uguale o superiore a 37,5 gradi passati per la Cina nelle ultime due settimane scatterà il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso. Qui verranno isolati, visitati in un ambulatorio dedicato proprio all’allerta coronavirus e di seguito sottoposti a tutti gli accertamenti del caso. Il protocollo dell’Usl della Marca prevede 14 giorni di isolamento domiciliare per le persone tornate dalla Cina con sintomi simil influenzali non gravi. Se i problemi respiratori sono seri, invece, si procede immediatamente con il ricovero nell’unità di Malattie infettive. Fino ad ora nella Marca sono state sette le persone messe in isolamento domiciliare dopo essere rientrate dall’oriente con febbre o tosse. Solo una è rimasta in osservazione in Malattie infettive per 24 ore. E alla fine gli esami di microbiologia hanno escluso per tutti il contagio dal nuovo coronavirus cinese. Al momento non ci sono altri isolamenti in corso. Ai passeggeri in arrivo al Canova con voli internazionali, inoltre, verrà consegnato un volantino prima dell’ingresso nella zona del terminal ad accesso libero. Attraverso questo si raccomanda alle persone di ritorno dalla Cina con sintomi respiratori come febbre, tosse e mal di gola di chiamare a scopo precauzionale il numero telefonico gratuito del ministero della Salute, 1500, e di indossare una mascherina chirurgica.
LE PRECAUZIONI
Oltre al controllo della temperatura dei passeggeri in arrivo, come disposto dal ministero della Salute e dalla Protezione civile, il gruppo Save ha costituito anche un team specifico per il coordinamento delle azioni preventive a tutela della salute di tutti i passeggeri e dei lavoratori dell’aeroporto. «Sono stati attivati accorgimenti di prima profilassi, come la distribuzione di dispenser con liquido disinfettante, e sono stati aumentati gli interventi di pulizia con detergenti sanitari nei luoghi giudicati sensibili per la proliferazione di batteri, come terminal, bus interpista e così via – concludono dalla società – allo stesso tempo si è provveduto all’acquisto di diverse tipologie di dispositivi di protezione individuale, come le mascherine certificate di vario tipo. Tutti i dipendenti degli scali sono stati debitamente istruiti sulle procedure attivate e vengono costantemente aggiornati sugli eventuali sviluppi della situazione».
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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