TREVISO - Dopo le indiscrezioni la conferma: il Comitato Treviso Pride 2016 esce allo scoperto e annuncia che il capoluogo della Marca sarà la sede del Gay Pride triveneto in giugno: in occasione della sfilata dell'orgoglio omosessuale, migliaia di persone si riverseranno in città per una delle manifestazioni più controverse e attese dell'anno. «Nell'ultimo periodo il Comitato che raggruppa alcune associazioni trevigiane quali Coordinamento Lgbte Treviso, Arcilesbica Queerquilia Treviso, Shake Conegliano, Uaar e Binario Uno, ha preso contatti con diverse organizzazioni, associazioni e realtà cittadine perché quello che per la città si annuncia come l'evento del 2016 possa essere il più condiviso e partecipato. Pensiamo a una grande manifestazione triveneta che porti nel capoluogo della Marca migliaia di persone nella giornata della parata e che rappresenti nei mesi precedenti l'occasione per programmare un calendario di eventi e iniziative di profilo culturale, sociale e di intrattenimento sia in città sia negli altri centri della provincia». Il Comitato Treviso Pride parla del Gay Pride anche come occasione di rilancio del turismo e di opportunità economica: «Miriamo a fare il bene della nostra città».
Gli organizzatori annunciano anche di aver chiesto un incontro al sindaco Giovanni Manildo e all'amministrazione sicuri di un certo sostegno. Stiamo anche lavorando per dare un profilo internazionale al Treviso Pride». All'annuncio del Gay Pride, nella maggioranza sono già cominciate le fibrillazioni: «Mi auguro che l'amministrazione voglia dare il proprio patrocinio - dice Michela Nieri (Pd) - il Gay Pride poi è un appuntamento che aggiunge e non toglie niente a nessuno».
Di parere opposto Fabio Pezzato (Per Treviso): «Non sono d'accordo. Non mi piacciono le ostentazioni, gli eccessi. Non sono d'accordo nemmeno con il Family Day, tanto per fare un esempio. Sono tutte manifestazioni destinate solo a creare contrapposizioni».
Ultimo aggiornamento: 17:37
Gli organizzatori annunciano anche di aver chiesto un incontro al sindaco Giovanni Manildo e all'amministrazione sicuri di un certo sostegno. Stiamo anche lavorando per dare un profilo internazionale al Treviso Pride». All'annuncio del Gay Pride, nella maggioranza sono già cominciate le fibrillazioni: «Mi auguro che l'amministrazione voglia dare il proprio patrocinio - dice Michela Nieri (Pd) - il Gay Pride poi è un appuntamento che aggiunge e non toglie niente a nessuno».
Di parere opposto Fabio Pezzato (Per Treviso): «Non sono d'accordo. Non mi piacciono le ostentazioni, gli eccessi. Non sono d'accordo nemmeno con il Family Day, tanto per fare un esempio. Sono tutte manifestazioni destinate solo a creare contrapposizioni».
