La classifica delle scuole: Flaminio, Giorgione, Levi e Verdi al top tra i licei per l'università. E il Verdi spicca anche nel mondo del lavoro

I risultati della ricerca Eduscopio della Fondazione Agnelli. Mancuso, preside del Flaminio, ricorda la dirigente Emanuela Da Re mancata a settembre a 56 anni: «Risultato frutto del lavoro di chi mi ha preceduto»

venerdì 22 novembre 2024 di Claudia Borsoi, Mauro Favaro
La classifica delle scuole: Flaminio, Giorgione, Levi e Verdi al top tra i licei per l'università. E il Verdi spicca anche nel mondo del lavoro

TREVISO - La migliore scuola della Marca è il liceo scientifico Flaminio di Vittorio Veneto. L’istituto arriva a sfiorare un indice dell’86,5 (su 100) nel calcolo ponderato della media dei voti e dei crediti ottenuti dagli ex allievi passati all’università. Per chi guarda al mondo del lavoro, invece, il miglior istituto è il Verdi di Valdobbiadene. Qui quasi l’86,5% degli ex allievi che non sono andati all’università hanno trovato lavoro entro due anni dal diploma. Sono questi i due fulcri della mappa dell’istruzione nel trevigiano in base ai risultati della ricerca nazionale Eduscopio della Fondazione Agnelli. «Abbiamo accolto questo risultato con grande soddisfazione – spiega Alfredo Mancuso, preside del liceo Flaminio di Vittorio Veneto - è frutto di un lavoro scrupoloso, attento e proficuo della dirigente che mi ha preceduto, recentemente scomparsa». Il riferimento è a Emanuela Da Re, mancata alla fine di settembre a 56 anni a causa di una malattia. «Il risultato - continua Mancuso - è conseguenza di un egregio lavoro dei docenti, di uno studio serio e approfondito dei discenti e della collaborazione delle famiglie durante tutto il percorso scolastico».

Sono in media 49 i diplomati che ogni anno escono dal Flaminio. Il voto medio della maturità è stato di 82,2 su cento tra chi è andato all’università. E il 49,3% ha scelto di continuare gli studi nell’area tecnico-scientifica.

In cima alla graduatoria

Nella top5 riguardante l’università ci sono anche il liceo scientifico Giorgione di Castelfranco, il liceo delle scienze applicate Verdi di Valdobbiadene e sia il liceo scientifico che quello classico del Levi di Montebelluna. «Il risultato è fonte di soddisfazione - sottolinea Ezio Toffano, preside del Levi - mi complimento con gli studenti che hanno frequentato il nostro liceo per la loro positiva carriera universitaria». Un punto di vista condiviso da Francesca Tonel, presidente del consiglio d’istituto del Levi: «Il riconoscimento deriva dal lavoro portato avanti in tanti anni e dagli sforzi di studenti, docenti e anche dei genitori - aggiunge - un lavoro di squadra arrivato a premiare anche sul fronte della didattica».

Più provincia che città

A livello generale, le scuole della provincia superano ancora una volta quelle di Treviso. Nella top5 non ci sono istituti del capoluogo. Non mancano picchi come il primo e il secondo posto del liceo Da Vinci rispettivamente nell’indirizzo sportivo e in quello delle scienze applicate, così come il primo posto del Giorgi-Fermi nell’ambito tecnico-tecnologico e il secondo del Canova tra i licei linguistici. Ma complessivamente la città sembra fare più fatica. Ed è lo stesso Toffano a indicare dei nodi nella ricerca: «Purtroppo non tiene conto del contesto sociale e familiare, come invece accade con le prove Invalsi. Così a un aumento delle iscrizioni, parametro positivo, potrebbe far da contraltare una prestazione meno performante».

Il fattore Covid

È il secondo aspetto richiamato da Toffano: «La rilevazione esamina anche studenti che hanno vissuto le limitazioni del 2020 e 2021». Tra lockdown e la didattica a distanza. «In quel triste periodo abbiamo cercato di non appiattirci sulle semplici video-lezioni - ricorda - mantenendo corsi di recupero, sportelli di sostegno e una dignitosa quota di attività integrative». Le cose potrebbero essere più pesanti quando gli studenti che hanno vissuto quel periodo tra le medie e l’inizio delle superiori arriveranno al diploma. Mario Dalle Carbonare, preside del liceo Da Vinci di Treviso, guarda ai risultati con equilibrio. «Non mi straccio le vesti quando non sembrano positivi e non brindo quando lo sono - mette in chiaro - certo, fanno piacere. Ma risultati di questo tipo non possono rappresentare l’unica bussola per i genitori, tanto più che sono inevitabilmente riferiti a due anni fa, nella scelta delle scuole. Noi, ad esempio, non li pubblicizzeremo nei prossimi Open-day». Tra chi mette assieme una doppietta, inserendosi tra i migliori sia per l’università che nel mondo del lavoro, c’è infine anche l’istituto enologico Cerletti di Conegliano. «Un riconoscimento che ci fa enorme piacere: la conferma dei riscontri che abbiamo quando i ragazzi rientrano dall'esperienza di Pcto (l’ex scuola-lavoro, ndr) - tira le fila la preside Mariagrazia Morgan - le aziende sono sempre molto soddisfatte della preparazione in generale e delle competenze specifiche che gli studenti dimostrano di possedere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci