Rissa tra ragazzine in stazione, il sindaco Conte: «Bisognerebbe punire anche chi sta lì a fare video invece di chiamare aiuto»

Martedì 19 Dicembre 2023 di Mattia Zanardo
Mario Conte

TREVISO - «Le persone che stanno lì a filmare sono addirittura peggio dei protagonisti stessi: sono spettatori di un comportamento sbagliato e si pongono l'obiettivo di divulgarlo in rete. Andrebbero a loro volta puniti. Basterebbe, ad esempio, che anziché fare il video usassero, quello stesso telefonino per chiamare le forze dell'ordine. Sono alla stregua di coloro che si fermano in autostrada per guardare e fotografare un incidente».

All'indomani di un nuovo scoppio di violenza che ha visto coinvolte stavolta alcune giovanissime nei pressi della stazione delle corriere, il sindaco Mario Conte, oltre al fatto in sé, condanna pure il "voyeurismo" di chi assiste riprendendo la scena per postarla poi sui social, senza intervenire.

La rissa tra ragazze in stazione a Treviso

Sabato scorso, intorno alle 18, due gruppetti di ragazze - tre contro due - si sono fronteggiati nell'area dell'ex Siamic, in Lungosile Mattei. Dagli insulti si è presto trasceso a spinte e schiaffi, finché una delle litiganti ha strappato lo smartphone a un'altra ed è fuggita.

La derubata ha allora chiamato la Polizia, con il cellulare di un'amica: gli agenti della Questura, giunti sul posto, hanno in breve individuato e raggiunto la fuggitiva. La ragazzina ha provato a giustificarsi sostenendo di aver raccolto il telefonino da terra e di avere intenzione di restituirlo. I poliziotti hanno recuperato l'apparecchio per riconsegnarlo alla proprietaria e hanno identificato la giovane.

Il sindaco Conte più che di baby gang, parla di un litigio tra adolescenti: «Sia chiaro: quello che è accaduto non va assolutamente bene e se qualcuno ha commesso dei reati, ovviamente ne risponderà». È purtroppo un nuovo episodio con minorenni o ragazzi di poco più grandi che trascendono. «L'appello è sempre il solito: agire da comunità, i genitori facciano i genitori, le istituzioni facciano le istituzioni - ribadisce il primo cittadino - Certo sono episodi che lasciano l'amaro in bocca, soprattutto se pensiamo all'età delle protagoniste: ragazze che avrebbero tantissime altre opportunità di divertimento, tra sport, cultura, volontariato, come fa la stragrande maggioranza dei loro coetanei. Invece perdono tempo a tirarsi per i capelli e spintonarsi. Mi chiedo cosa stiano pensando in questo momento i loro genitori». E pure gli spettatori inerti.

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci