Incidente a Cadoneghe, morto l'alpino Giorgio Frezza. Annullata la festa delle penne nere a Sernaglia: «Abbiamo perso un amico»

Mercoledì 17 Gennaio 2024 di Claudia Borsoi
Incidente a Cadoneghe, morto l'alpino Giorgio Frezza

SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA (TREVISO) - «Abbiamo perso un alpino e un amico, una delle poche persone sempre con il sorriso a scandirgli il volto e che andava d’accordo con tutti». Penne nere in lutto per l’improvvisa morte di Giorgio Frezza, il 66enne deceduto nell’incidente stradale che si è consumato sulla Nuova Statale del Santo, nel comune di Cadoneghe (Padova) nel pomeriggio di lunedì. L’ex meccanico di Sernaglia della Battaglia era alla guida di un furgoncino Kangoo quando si è scontrato con un’Alfa Romeo che viaggiava nel senso opposto. La dinamica dell’incidente è al vaglio delle forze dell’ordine, mentre la procura di Padova ha aperto un fascicolo per far luce sull’accaduto e sulle eventuali responsabilità degli automobilisti coinvolti nello scontro nel quale Frezza è morto, mentre il 41enne alla guida dell’Alfa Romeo è uscito dal mezzo praticamente illeso, così pure un 57enne al volante della Bmw che procedeva nello stesso senso di marcia del furgoncino e rimasto coinvolto nello scontro.

Una volta liberato dalle lamiere, il 66enne era stato soccorso dal personale del Suem 118, ma inutili sono stati i tentativi di rianimarlo e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.


IL CORDOGLIO
Tutta la comunità di Sernaglia della Battaglia è chiusa nel dolore, vicina alla moglie di Giorgio, Antonella, e alle loro due figlie. Frezza da alcuni anni era in pensione, dopo una vita passata tra auto e motori. Si era occupato anche della manutenzione dei mezzi del comune. Alpino, era sempre pronto a tendere la sua mano a chi ne aveva bisogno: per questo in paese era conosciuto da tutti. Giorgio portava con orgoglio il cappello alpino e ne incarnava pienamente lo spirito e i valori. Era consigliere del gruppo di Sernaglia. «Era sempre attivo – ricorda il capogruppo Tomas Tasca -. Era sempre disponibile per qualunque attività c’era fa fare, era sempre presente, era un promotore dei valori alpini. Se c’erano da fare delle manutenzioni, lui era il primo a dare la propria disponibilità. Lo faceva con noi alpini, ma anche con tutte le associazioni del paese, penso ad esempio all’associazione che organizza il carro mascherato. Se c’era un generatore o una ruota da riparare lui c’era e non chiedeva mai nulla in cambio, gli bastava un semplice “grazie”». Il gruppo alpini di Sernaglia era per Giorgio una seconda famiglia. Tra gli amici ci sono solo bei ricordi da condividere.


LA DECISIONE
«Venerdì avevamo in programma una festa, ma l’abbiamo annullata – prosegue il capogruppo -. Ci stringiamo con rispetto e silenzio alla famiglia di Giorgio». Si attende il nulla osta per fissare il funerale che si terrà nella chiesa di Sernaglia. Alla cerimonia funebre saranno presenti gli alpini di Sernaglia e dei paesi vicini, oltre che della sezione di Conegliano, con i gagliardetti a lutto. «Non solo noi alpini siamo rimasti sconvolti dall’improvvisa morte di Giorgio, ma tutta la comunità di Sernaglia – sottolinea Tasca - stamane (ieri ndr) il dolore era palpabile. E questo testimonia come Giorgio in tutti questi anni abbia seminato bene lasciando in tutti noi dei bei ricordi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci