Protesi al seno ritirate dal mercato. L'allarme contagia il Trevigiano

Venerdì 28 Dicembre 2018 di Elena Filini
Protesi al seno ritirate dal mercato. L'allarme contagia il Trevigiano
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TREVISO - «Mi sono operata più di un anno fa. Dopo mesi di ricerche ho scelto una protesi Allergan con texture ruvida. Le notizie diffuse dopo il 16 dicembre ci hanno messo in grande allarme. E' incredibile come il proliferare di voci incontrollate possa creare panico online». Lo scandalo delle protesi al seno bloccate in Europa perché accostate ad una rara forma di tumore linfonodale approda a Treviso. Dove una fotomodella 25enne denuncia: «Moltissime donne hanno scelto protesi Allergan. Io come altre ho avuto grande timore: per fortuna i medici, dopo giorni di tensione, mi hanno rassicurata. Fino a un certo punto però». Sì, perchè il modello sotto accusa è comunque stato ritirato in attesa di ulteriori accertamenti. In alcune regioni italiane, oltre alla sospensione di  tutte le protesi Allergan, sono stati predisposti piani di intervento con sorveglianza attiva sulle donne che ne hanno fatto uso e con numeri dedicati.
SCELTA PONDERATARebecca ha 25 anni e ha scelto di diventare influencer: musica, moda, serate. E un mondo in cui la forma fisica, piaccia o no, è il primo requisito importante. «Dopo mesi di tentennamenti ho deciso di sottopormi all'operazione: ho effettuato molte ricerche scoprendo un mondo davvero incredibile». Cliniche private low cost, lavori realizzati senza osservare canoni di sicurezza, medici e infermieri improvvisati. «C'è un po' di tutto: la parola magica è liberatoria. Firmata quella ognuno declina le proprie responsabilità». Dopo vari consulti Rebecca si decide per una clinica di Milano e per una protesi Allergan. «Sono le migliori in commercio e tra le più costose, ma garantiscono una durata di 15 anni e un effetto naturale». Così si fa operare in day hospital. 
QUEL 16 DICEMBRETutto bene fino al 16 dicembre. «Una mattina mi sveglio e le agenzie battono la notizia che il mio modello di protesi è stato ritirato dal commercio. Mi allarmo subito. E come me moltissime altre donne al mondo». Il chirurgo che l'ha operata non è così responsivo, le notizie online mettono ansia, e la blogger inizia a cercare risposte. «Per una settimana siamo state tutte terrorizzate: si leggeva che erano stati riscontrati 625 casi di donne con protesi che avevano contratto una rarissima forma di tumore linfonodale. In Gran Bretagna addirittura si segnalano 19 casi e un decesso». Poi, approfondendo, si scopre che la faccenda è seria ma non drammatica. «Abbiamo appurato che la sospensione attuale è dovuta alla richiesta di ulteriori informazioni integrative. Gli accertamenti su possibili correlazioni sono in corso, ma pare che ciò che è stato riscontrato riguardi protesi impiantate da molto tempo». 
I RISCHINella Marca moltissime blogger, modelle e ragazze comuni si sottopongono a interventi di chirurgia estetica. Prima in lista è l'operazione al seno. Seguito da rinoplastica e filler. «Oltre il 50% delle mie amiche si è sottoposta al bisturi. Oggi la tecnologia propone interventi non invasivi e anche abbordabili sotto il profilo economico. Quello al seno è forse il più impegnativo. Ma, nel mio lavoro, è necessario». Outfit, promozione di abiti e prodotti, book fotografici con canoni fissi: la bellezza non è solo un'opinione, è anche questione di equilibrio geometrico. «Per un servizio buono e di qualità il costo si orienta sui 5.500 euro: la mia era tuttavia una situazione definita banale. In casi diversi si sale». Attenzione dunque ad offerte e servizi low cost: sotto un certo prezzo è impossibile garantire una professionalità adeguata. «Quello che oggi manca è un adeguato servizio post operatorio. Anche in questo caso, ad esempio, il medico che mi ha operata non è stato affatto tempestivo». Il mondo della rete è infine un validissimo alleato alla deregulation. «Su internet puoi trovare di tutto: anche il chirurgo su groupon. Farsi rovinare è un attimo». 
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