Vongolari, cooperative al voto nella sede blindata dalle forze dell'ordine

Sabato 24 Aprile 2021 di Anna Nani
MANIFESTAZIONE DAVANTI AL COMUNE Le divisioni tra i vertici e gli operatori sembrano insanabili

PORTO TOLLE - Grande dispiegamento di forze dell’ordine ieri pomeriggio a Scardovari davanti alla sede della cooperativa Delta Padano, la più antica delle aziende che operano nel comparto ittico di Porto Tolle. Proprio ieri, infatti, si dovevano svolgere le elezioni di rinnovo del consiglio direttivo del Consorzio pescatori del Polesine e la Delta Padano ha messo a disposizione della struttura consortile la propria sala del consiglio, che è una delle più grandi, per ospitare i delegati delle 14 cooperative che ne fanno parte. 
La nomina del cda del Consorzio avviene, infatti, in maniera molto particolare: ogni coop ha un numero di delegati in proporzione ai propri associati (da uno a un massimo di cinque). Questi rappresentanti si ritrovano in assemblea seguendo un determinato ordine del giorno: prima viene approvato il bilancio del Consorzio, dopo di che parte il confronto per decidere quanti amministratori costituiranno il cda, ossia se sarà composto da sette, nove o ancora quattordici cooperative. 
MOMENTO DI TENSIONE
Visto il momento di tensione attraversato dal comparto (i pescatori contestano da mesi dal gestione della struttura accusata del calo produttivo in cui versano le lagune deltine) è presumibile che il consiglio di amministrazione sia rimasto a 14.
L’ampliamento del cda era stato decretato nel 2016 a seguito di una contesa tra le coop afferenti l’isola di Ca’ Venier che lamentavano scarsa rappresentatività, da cui era poi scaturita anche la nomina di due vicepresidenti da affiancare al presidente. Pare molto probabile che l’assetto rimanga lo stesso, anche se si fa avanti un’ipotesi di riduzione a nove. Una volta che i delegati avranno scelto si passerà alla nomina dei rappresentanti che si riuniranno poi per nominare il proprio presidente e il vice che lo affiancherà per i prossimi tre anni. 
Per il toto-presidente, accantonata l’ipotesi di un ritorno alla guida del Consorzio di Paolo Mancin, il consiglio della Delta Padano avrebbe optato per il suo vice Mattia Bonandin, una vera novità nel panorama. L’altro nome ricorrente era Andrea Natali, ma qui ci sarebbe da fare i conti con le elezioni interne della coop Po che dovrebbero svolgersi tra fine aprile e inizio maggio, il cui risultato non è scontato. E resta sempre valida l’ipotesi della nomina di un rappresentante della cooperativa Pila.
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Ultimo aggiornamento: 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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