Il Coronavirus si è portato via Maria "dei foghi", pioniera dell'imprenditoria femminile

Venerdì 3 Aprile 2020
Maria Manfrin, vedova Martarello

Il Coronavirus fa la prima vittima ad Arquà Polesine. Si è spenta Maria Manfrin di 89 anni, madre dei fratelli Martarello, azienda conosciuta in tutta Italia e nel mondo per essere leader nella produzione di fuochi d'artificio. L'anziana soffriva di diverse patologie ed è risultata anche positiva al Coronavirus. Ricoverata da qualche tempo all'ospedale, era madre di cinque figli. Conosciuta in paese come "Maria dei foghi" dopo la morte del marito Coriolano Martarello, era stata lei a prendere in mano l'azienda di famiglia e a farla crescere fino alle attuali dimensioni. Oggi alle 11, nel cimitero arquatese, si terrà il funerale in forma strettamente privata.

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Una figura mitica, quasi mitologica per la storia del Polesine. Una donna “esplosiva”, che ha saputo regalare momenti di stupore a grandi e piccini, tenendoli incollati con gli occhi insù, verso il cielo, con vere e proprie magie pirotecniche, una pioniera dell’imprenditoria femminile e al tempo stesso una mamma in grado di crescere da sola cinque figli e di traghettare, con il loro aiuto, l’azienda fondata ad Arquà Polesine nel primo dopoguerra, nel 1921, dal suocero, il Cavalier Giovanni Martarello, e poi rimasta nelle sue mani dopo la prematura dipartita del marito Coriolano Martarello: Maria Manfrin, per tutti la “Maria dei foghi”, per molti anche la “Bersagliera”, è venuta a mancare giovedì, verso le 21, mentre si trovava ricoverata all’ospedale di Trecenta, il polo Covid.
CASA PADRE LEOPOLDO
Perché qualche giorno fa, mentre era ospite della Piccola Casa di Padre Leopoldo era risultata positiva al Coronavirus e il suo quadro sintomatologico aveva portato al ricovero all’ospedale di Rovigo già il 18 marzo. Il 26 era stata poi trasferita al San Luca. Aveva 89 anni ed aveva anche altre patologie croniche. Originaria di Pincara, era nata il 27 luglio 1930. Ma è ad Arquà che è nata l’epopea della sua famiglia, cresciuta attorno a lei.
CINQUE FIGLI
I suoi cinque figli, Alfredo, Giovanni, Vincenzo, Ermes e Annalisa, così come i tanti nipoti, le sono sempre stati vicini. E, chi più chi meno, ha contribuito al successo dell’azienda, ora guidata da Michele, figlio di Ermes, che lo ha fatto prima di lui, insieme allo zio Vincenzo. La figura di “Maria dei foghi” è celebrata sul sito stesso della Martarello Group, che sta tagliando il nastro dei 100 anni di attività e che con i suoi fuochi e con i celebri spettacoli piromusicali ha ottenuto riconoscimenti di ogni tipo a livello internazionale, compresi i titoli di campione del mondo arrivati in Vietnam. Ma senza mai scordare le proprie origini: «La gente del luogo ricorda Maria come una donna coraggiosa che, alla morte del marito, arrivava nelle piazze dei paesi con l’auto carica di artifici e i cinque figli piccoli, che portava sempre con sé. Le grandi aziende nascono così, da piccole storie di tenacia e coraggio, legate al vissuto degli individui. Si nutrono dei momenti di gioia e sono presenti nei momenti di difficoltà del paese. Crescono con le persone e sono esempio di forza e ottimismo. Dal territorio prendono vigore e al territorio donano ricchezza».
LA STORIA
Maria e Coriolano si erano sposati giovanissimi, nel ‘49, nel secondo dopoguerra.

Poi, quando lui si è spento lasciandola con cinque figli e un sogno imprenditoriale da tenere acceso, lei si è rimboccata le maniche. «Con grande coraggio e tanta buona volontà – è un ricordo che arriva dai figli - era riuscita a portare avanti con successo l’azienda. Era lei stessa che andava alle fiere e preparava gli impianti per il lancio dei fuochi artificiali. Molto conosciuta nel settore in tutto il mondo, ha il grande merito di avere lavorato tanto e di aver tenuta unita la famiglia». Oggi alle 11, nel cimitero arquatese, avranno luogo le esequie, alle quali potranno partecipare i familiari più stretti. Perché Maria, che ha scritto pagine di vera e propria storia del Polesine, che ha superato la Seconda Guerra Mondiale, ha terminato il proprio cammino proprio nell’infuriare di una “battaglia mondiale” contro il Coronavirus. Che ha contagiato anche lei, che era ormai segnata dal passare degli anni, ma che in altri tempi avrebbe piegato con la propria forza, superando anche questo ostacolo improvviso e imprevedibile, dopo avere superato altre difficili prove. Guardando avanti insieme ai suoi figli. Con gli occhi verso il cielo.

Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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