I vandali tornano a colpire le giostre per bimbi e l'area lungo il Canalbianco

Mercoledì 19 Maggio 2021 di Guido Fraccon
I danni nei gazebo con panchine lungo il Canalbianco

ADRIA - I vandali delle giostrine e dei gazebo tornano a colpire. La denuncia questa volta non corre sui social ma viene formulata direttamente dagli uffici tecnici municipali. «A seguito di segnalazioni riguardanti l’altalena dell’area verde di via Cattozzo e alla panchina ed al tavolo da pic-nic lungo il percorso pedonale ciclabile del Canalbianco di località Artessura, nei pressi di via Chieppara - scrive l’architetto Stefano Andreotti - sono stati riscontrati dei danni provocati da ignoti». Il ripristino è stato affidato alla Italian Garden di Arezzo. L’azienda toscana sostituirà sia la panchina che il tavolo e fornirà una nuova altalena. 
La presenza di vandali in zona, soprattutto lungo le oasi di Artessura, non è nuova tanto che palazzo Tassoni due anni fa aveva messo in preventivo di spostare le strutture altrove.

Anche in residenti della zona si erano lamentati. «Quei gazebo - aveva spiegato l’assessore Andrea Micheletti - purtroppo sono stati posizionati in una posizione infelice. I residenti dicono che la notte diventano luogo di ritrovo della piccola criminalità». Per evitare il ripetersi di situazioni poco piacevoli e per cercare di aiutare il processo di recupero della zona Micheletti aveva pensato anche ad un intervento di illuminazione. «Si potrebbe pensare inoltre - aveva aggiunto - ad una soluzione finalizzata ad impedire accessi in modo incontrollato, ma la cosa migliore sarebbe spostarli».


OASI NEL MIRINO
E dire che le tre aree, a servizio della comunità, dovevano essere uno dei punti di forza in ottica turistica. Una si trova in località Artessura, nei pressi delle rive del Canalbianco, fronte parcheggio libero dell’ospedale. Questa area è la più presa di mira dal momento che la zona è ritrovo abituale di giovinastri e di soggetti poco raccomandabili. Un’altra è situata non molto lontano dalla prima, sempre in Artessura, all’altezza dell’eliporto dell’ospedale e del curvone di via Aldo Moro, sotto l’argine. La terza, invece, una vera e propria palestra all’aria aperta, si trova all’altezza del campetto da rugby, sul retro della media Marino Marin. Anni fa, infatti, l’esecutivo adriese aveva aderito, assieme ad altre otto amministrazioni (Pincara, Frassinelle Polesine, Polesella, Gavello, Villanova Marchesana, Porto Tolle e Bagnolo di Po), ad un’iniziativa congiunta che aveva come obiettivo l’ottenimento di finanziamenti per la realizzazione di percorsi che dovevano garantire la visita e la fruizione dei propri territori in maniera sostenibile e soprattutto favorire una completa valorizzazione turistico-ricettiva locale. Le stazioni di sosta, accessoriate, sono composte da un’area pic-nic, costituita da un tavolo in legno, due panche, cestini portarifiuti sempre in legno e un gazebo in pino. La palestra o percorso natura, invece, serviva nelle intenzioni dei progettisti per implementare un programma di attività motorie da eseguirsi a corpo libero e con l’ausilio di attrezzi ginnici.

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