Vaccinazioni di massa, opzionati l'area Censer e il Palazzetto dello Sport

Domenica 10 Gennaio 2021 di Alberto Lucchin
AREE RISERVATE ALLE VACCINAZIONI Il Censer e il Palazzetto dello sport possibili sedi per le somministrazioni

ROVIGO Censer e Palazzetto dello Sport per le vaccinazioni anti-Covid. E non è detto che siano adottati anche altri luoghi della città. Lo ha anticipato il sindaco Edoardo Gaffeo e lo conferma anche il suo assessore al Welfare, Mirella Zambello, specificando, però, che ogni dubbio verrà fugato nei giorni prossimi: «Al momento non c’è nulla di preciso, avremo mercoledì 13 gennaio, alle 15.30, una conferenza dei sindaci con l’Ulss per discutere anche di questo. Abbiamo la disponibilità di questi due luoghi, sono quasi pronti, ma bisognerà prima capire come avverrà e cosa servirà». 
LA CAMPAGNA
Al momento, in Polesine sta procedendo a gonfie vele la vaccinazione del personale dell’azienda sanitaria e degli ospiti delle strutture residenziali di assistenza (anche 800 somministrazioni in un solo giorno), ma a febbraio la Regione Veneto e lo Stato prevedono di partire con la profilassi degli ultraottantenni. 
«Dovranno dirci se la vaccinazione avverrà attraverso i medici di base o con il personale dell’Ulss - aggiunge Zambello - ma i posti ci sono, è possibile usarli e dovremo solo predisporli». Lo schema da adottare per la vaccinazione, secondo il primo cittadino, è simile a quello dei tamponi: «A giugno avevamo individuato i luoghi per fare i tamponi con la Croce Rossa - spiega Gaffeo - e c’era anche il palazzetto dello sport, ma poi è stato scartato per via dei centri estivi. Il Censer ha aspetti logistici importanti, sarebbe l’ospedale da campo in caso di calamità naturali. Chiaro che noi ci stiamo sotto perché faremo tutto quello che ci viene richiesto di fare per gestire gli aspetti di natura logistica». 
AREA CENSER
Sulla scorta di quello schema di azione, l’amministrazione Gaffeo vorrebbe utilizzare il Censer, la vasta area posta lungo la principale via di accesso della città, giungendo da nord, per riuscire a gestire il flusso di gente che nei prossimi mesi verrà vaccinata contro il terribile coronavirus. A questo luogo se ne aggiunge anche un secondo, non troppo distante, ma che offre come il primo anche un ampio parcheggio: il palazzetto di largo Atleti Azzurri d’Italia in quartiere Commenda. È fondamentale siano adottati spazi ampi, in grado di garantire il distanziamento e, al tempo stesso, anche una grande quantità di “sportelli” dove si riceverà l’iniezione. «Non è detto che siano solo queste aree - aggiunge il sindaco - Se ci fosse il drive through si potrebbero allestire anche altre aree. Teniamo monitorata la situazione, apprenderemo le comunicazioni dell’Usl, il nostro faro. I container? Non è che non ci sono gli spazi, bisogna vedere come organizzare l’accesso. Abbiamo trovato soluzioni per problemi ancora più complicati». 
PROGRAMMAZIONE
Dopo gli anziani dovrebbe toccare a insegnanti scolastici e delle forze dell’ordine, anche se tutto dipenderà da due fattori fondamentali: cosa sceglierà il comitato tecnico scientifico che accompagna il Governo nel contrasto al Covid e, soprattutto, le quantità di fiale di siero a disposizione delle Regioni. La maggiore quantità di vaccini sarà con alta probabilità dopo la primavera, quando dovrebbe arrivare anche il vaccino AstraZeneca, quello che lo Stato ha opzionato in maggiori quantità e che prevede un’unica inoculazione. Sarà rivolto soprattutto agli under-50 che non rientrano nelle “fasce protette”.
Nei giorni scorsi anche gli altri sindaci avevano dato disponibilità di palasport, teatri e altre strutture nei rispettivi territorio per le esigenze della campagna vaccinale. 
SINDACI PRONTI
Gli enti locali sono pronti a mettere a disposizione edifici e siti per consentire che il vaccino possa essere somministrato nel modo più capillare possibile. Tra le condizioni richieste: la facilità di raggiungere il luogo, importante soprattutto per le persone anziane. La Conferenza dei sindaci dell’Ulss 5 ora dovrà affrontare l’aspetto logistico della campagna, presumibilmente in tempi brevi per assicurare una somministrazione capillare. L’obiettivo di tutti è predisporre le condizioni affinché l’adesione da parte dei cittadini sia massiccia, fattore essenziale per poter debellare il virus e voltare pagina.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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