Finti vaccini anti-morbillo ai bambini: la Corte dei Conti condanna Petrillo a pagare 80.000 euro

Mercoledì 1 Marzo 2023 di Angela Pederiva
Emanuela Petrillo

Dopo la condanna penale, arriva anche quella erariale. Emanuela Petrillo dovrà versare circa 80.000 euro all'Ulss 2 Marca Trevigiana, in quanto «ha volontariamente omesso di somministrare i vaccini destinati ai piccoli pazienti venuti in contatto con lei», secondo il verdetto depositato ieri dalla Corte dei Conti del Veneto. In precedenza all'assistente sanitaria era arrivata pure la stangata da 550.000 euro inflitta dai giudici contabili del Friuli Venezia Giulia, vista l'analoga vicenda avvenuta nell'allora Aas 3.

Finti vaccini, il caso Petrillo


La trevigiana Petrillo era addetta al servizio di vaccinazione per il calendario dell'infanzia, in particolare nei centri di Treviso, Spresiano, San Biagio di Callalta e Quinto.

Fra gennaio e giugno del 2016, la dipendente aveva prestato servizio in 46 sedute vaccinali che coinvolgevano 1.019 bambini, durante le quali si sarebbero dovute somministrare 1.420 dosi di farmaco contro il morbillo. Ma non era andata così, come avrebbe poi rilevato una perizia medico-legale: «Da alcuni sospetti insorti presso le colleghe, si scopriva che parte delle vaccinazioni da lei somministrate non erano state effettivamente inoculate, ma che le siringhe, ancora contenenti il liquido vaccinale, erano state eliminate nei bidoni dei rifiuti speciali». Dopo l'indagine interna, la Procura di Treviso aveva aperto un'inchiesta, poi unificata con quella avviata dai pm di Udine, dato che dal 2009 al 2015 l'assistente sanitaria aveva lavorato anche a Codroipo. In questo modo era stata ricostruita la mancata immunizzazione di molti altri bimbi, tanto arrivare alla condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi di reclusione, per la quale pende il ricorso dell'imputata in appello.

Ora è arrivato il conto dell'erario veneto, più modesto di quello friulgiuliano, visto il periodo di attività meno lungo. La sezione giurisdizionale ha pienamente accolto la richiesta della Procura: 79.395,42 euro, più gli interessi. Da una parte c'è il danno patrimoniale diretto di 43.226,22 euro, «rappresentato dal costo che l'Azienda sanitaria ha dovuto sostenere per la ripetizione dei 1.158 vaccini della campagna di richiamo profilattico»; dall'altra c'è il danno patrimoniale da disservizio di 36.169,20 euro, «rappresentato dal costo complessivamente sostenuto dall'Azienda sanitaria per ripristinare il corretto funzionamento dell'apparato pubblico sociosanitario compromesso dalla condotta illecita». Come già a Trieste, anche a Venezia la 37enne non si è costituita nel giudizio, rinunciando così a difendersi. I giudici le hanno addebitato il dolo: laureata e vincitrice del concorso a pieni voti, Petrillo conosceva le conseguenze delle sue condotte, «poste in essere con coscienza e volontà». Dagli atti relativi ai prelievi ematici effettuati a campione, risulta che a Codroipo soltanto il 15,5% dei bambini aveva sviluppato gli anticorpi per il morbillo (20 positivi su 129 totali), mentre a Treviso addirittura solo il 10% (3 su 30).

Ultimo aggiornamento: 16:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci