In venti anni i tumori sono aumentati del 29 per cento, ma si vive di più

Lunedì 29 Ottobre 2018 di Nicola Astolfi
Un'immagine di archivio di pazienti in terapia
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ROVIGO - In venti anni l’aumento dei casi di tumore in Polesine è di quasi il 29 per cento. Nei primi anni 90 la media dei nuovi casi di tumore diagnosticati era 1.314 l’anno: più di tre al giorno. Da allora il numero è salito a 1.693 e così la media supera i 4 casi al giorno (4,6): è questo il risultato del confronto tra il periodo 1990-92 e la statistica del 2013, l’ultima disponibile online dal Registro tumori del Veneto.
 
I nuovi casi di tumore nella popolazione dell’Ulss 5 erano saliti tra il 2008 e il 2010 fino a 1.729 l’anno: quindi, rispetto alla media annuale nel triennio 1990-1992, fino al più 31,6 per cento, mentre poi si è registrata la diminuzione nel 2013 al più 28,8%. I tumori, tuttavia, sono una patologia multifattoriale e molto complessa da interpretare per ricavare delle tendenze. Hanno cause molteplici e sono riconducibili a una diversa prevalenza dei fattori di rischio, oltre al fatto che l’insorgenza prevale nelle persone anziane, quindi l’invecchiamento medio della popolazione determina, nelle statistiche, un costante incremento del carico di malattia. Contano, inoltre, fattori come la promozione nel territorio delle politiche di prevenzione e cura del cancro, determinanti per ridurre l’incidenza nella popolazione, che vede in Polesine più colpiti gli uomini (443,9 il tasso standardizzato per centomila abitanti, ma sotto la media regionale di 461,4) rispetto alle donne (376,2). Nella popolazione femminile polesana, tuttavia, l’incidenza dei tumori è superiore alla media regionale (374,3).
Sono questi i tassi standardizzati per incidenza nel 2013, gli ultimi in ordine di tempo disponibili, e sono relativi (come i risultati esposti sui nuovi casi per anno) a tutti i tipi di cancro, tranne i tumori della pelle non melanoma. Allargando lo sguardo al lungo periodo, attraverso il confronto con i tassi di incidenza standardizzati rilevati dal 1990 in poi, nelle donne la statistica più recente (376,2) mostra una tendenza in progressivo aumento: era 303,4 nel 1990-92, 355,9 nel 2002-2 e 376,5 nel 2008-2010. Mentre per gli uomini il trend è in calo: l’incidenza si è ridotta da 523,9 nel 1990-92 a 443,9 ogni centomila abitanti.
Resta il dato di un aumento significativo dei casi complessivi diagnosticati per anno (da 1.314 a 1.693), anche se i dati del Registro tumori del Veneto mostrano dinamiche ben più accentuate in altre aree. Nella popolazione dell’Ulss 8 Berica, per esempio, il confronto tra nuovi casi diagnosticati per anno nel periodo 1990-92, pari a 1.875, registra un incremento del 52,2 per cento a distanza di 20 anni (2.853 casi nel 2013). Nell’Ulss 2 Marca Trevigiana l’aumento è del 50,5 per cento, nell’Ulss 9 Scaligera più 44,9% e nell’Ulss 7 Pedemontana più 44,8%. Il dato polesano (più 28,8%) è più vicino a quello della popolazione dell’Ulss 1 Dolomiti (più 25,7), mentre nell’Ulss 3 Serenissima l’incremento nello stesso periodo di tempo dei nuovi casi di neoplasie per anno risulta più contenuto: più 17,1 per cento (da 3.708 a 4.342).
La forma di tumore più diffusa in Polesine è il cancro alla mammella con 272 casi per anno e colpisce (due casi nel 2013) anche i maschi, per i quali invece la patologia più diffusa è il cancro alla prostata (167 casi l’anno). Nel periodo 1990-92 non era così per gli uomini: allora la forma di tumore più diffusa tra i nuovi casi diagnosticati era il cancro al polmone con 193 casi per anno, mentre il cancro alla prostata contava 62 casi l’anno. Per quest’ultima patologia, dunque, dai primi anni 90 al 2013, il numero di casi diagnosticati per anno è salito del 169 per cento. Nello stesso ventennio, l’incremento dei casi di tumore alla mammella tra le donne è di quasi il 66 per cento (da 163 a 270 casi l’anno). Sono in forte aumento anche i casi di tumore al corpo dell’utero: più 45 per cento (29 casi l’anno nel periodo 1990-92, 42 nel 2013). I tumori al polmone tra maschi e femmine sono diminuiti da 215 per anno nel periodo 1990-92, quando era la patologia tumorale più diffusa nel territorio, a 173 casi nel 2013.
Le donne polesane sono le meno colpite in Veneto dal tumore al polmone, secondo il tasso standardizzato per incidenza: 9,7 per centomila abitanti, mentre l’incidenza tra gli uomini (68,6) continua a restare la più alta del Veneto dal 2000, quando però era quasi doppia (112,5). Si riducono anche i casi di tumore alla vescica (-20,4 per cento). Sono aumentati sia tra gli uomini sia tra le donne, invece, i casi per anno di cancro al colon retto e ano, che resta la seconda forma tumorale più diffusa in Polesine, esattamente com’era tra il 1990 e il 1992: i nuovi casi nel 2013 sono risultati 203, rispetto ai 174 l’anno (più 16,7 per cento) nel periodo 1990-92.
Ultimo aggiornamento: 08:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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