Rovigo. Al via la nuova stagione di spettacoli e residenze artistiche al Teatro Studio

Venerdì 7 Ottobre 2022 di Sofia Teresa Bisi
Rovigo. Al via la nuova stagione di spettacoli e residenze artistiche al Teatro Studio

TEATRO (ROVIGO) - «Prendere in trappola la coscienza del re, l'uomo si salva con l'uomo, una casa a cui tornare, tutto è sogno ciò che siamo, sentire tutto in tutti i modi: a teatro, in Teatro Studio». Prende il via stasera, 7 ottobre, alle ore 21 al Teatro Studio con una nuova campagna di comunicazione la rassegna Visioni, la nuova stagione di spettacoli e residenze artistiche con il sostegno del Mic. La compagnia rodigina, che festeggia i 35 anni di attività, propone in apertura del cartellone, dopo l'anteprima con Metamorfosi, il suo spettacolo storico Inferno, prima parte di Nekyia, un progetto realizzato sulle tre cantiche dantesche. Il 15 ottobre alle 21 la Rassegna in Teatro Studio ospiterà ancora una volta Ante Lucem, un'opera da camera su musiche di Dmitri Sostakovic realizzata in coproduzione dal Lemming con il Teatro Sociale. Il cartellone prosegue con il gruppo Teatri di Vita, che il 30 ottobre alle 18 porta a Rovigo Eve, con la presenza in scena, fra gli altri, di Eva Robin's; il 27 novembre alle 18 Animali Celesti, gruppo toscano guidato da Alessandro Garzella, ideatore di opere d'impegno artistico e civile, presenterà Canto d'amore alla follia. Infine, Cantieri teatrali Koreja, il 3 dicembre alle 21 e il 4 alle 18 propone una rilettura di Heroides da Ovidio per la rielaborazione drammaturgica e la regia di Elena Bucci.


RESIDENZE ARTISTICHE
Importante la componente delle residenze artistiche: quella del gruppo vicentino Livello 4 si chiuderà il 23 ottobre alle 18 con una restituzione pubblica del lavoro; successivamente sarà presente il duo Tirgan/Fantini, che includerà anche un breve Studio del giovane danzatore Lorenzo Morandini. Gli ultimi due gruppi si presenteranno al pubblico rodigino l'11 dicembre alle 18 con ingresso gratuito.


IL COMMENTO DI MUNARO
«Per questa nuova stagione - afferma Massimo Munaro, direttore artistico del gruppo - abbiamo deciso di aprirci alla città in un modo diverso e di promuovere ciò che facciamo attraverso una campagna di comunicazione capace di veicolare in modo semplice il senso profondo di quello che rappresenta per noi il Teatro Studio e le molteplici attività che da anni vi realizziamo. Lo spazio di viale Oroboni è diventato infatti in questi anni un luogo d'incontro e di riflessione per i giovani, in cui condividere la sperimentazione artistica e conoscere modi diversi di lavorare sulla scena, sempre capaci di interrogare il nostro presente e di creare piccole comunità provvisorie. Crediamo che sempre più ci sia bisogno di luoghi come questo, dove poter sviluppare un pensiero critico e uno sguardo trasversale sul mondo».


 

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