"AstroTommy" a 16 anni costruisce e manda a oltre 2000 metri d'altezza un razzo: entra nel Guinness dei primati

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Elisabetta Zanchetta
Tommaso Schiesaro

ROVIGO - Si è trattato del Cansat più alto mai lanciato con un razzo in tutta la storia e i giovani inventori rodigini sono in attesa del certificato ufficiale da parte della giuria ufficiale del Guinness world records. Con la loro impresa hanno anche battuto la quota e la velocità massima mai raggiunta da un razzo costruito da studenti e lanciato da suolo italiano, battendo il team Skyward del politecnico di Milano (si può controllare su Wikipedia alla voce “Skyward experimental rocketry”).
È stata dunque una domenica entusiasmante quella vissuta all’aviosuperficie di Molinella (Bologna) da Tommaso Schiesaro astroTommyS e dal suo team, Ats Sciences corporation, composto da Alessia Cattin, Michelle Bovolenta, Lucio Rossi, Lorenzo Zampaolo, Luca Busillo, Nicolò Valenza e Leonardo Paoloni, un gruppo di ragazzi fra 11 e 20 anni, che si occupa di ricerca nella bassa atmosfera. I “piccoli inventori” hanno lanciato con successo un Cansat (Can: lattina, sat: satellite, quindi un satellite) che non va in orbita, ma che rimane nelle dimensioni di un cilindro di 66 millimetri di diametro e 115 millimetri di altezza, del peso di 350 grammi. Il lancio ha raggiunto poco meno di 2.050 metri di quota grazie a un razzimodello costruito dal team amico Lmr Technology.
«Ad aiutarmi a preparare il Cansat per il lancio erano presenti Michelle Bovolenta e Alessia Cattin, anch’esse polesane e attive nel team: si occupano della progettazione di tutti i nostri vettori e carichi utili - racconta entusiasta Tommaso Schiesaro, 16enne di Porto Viro - il razzo doveva raggiungere una velocità di picco di quasi 900 chilometri orari secondo le simulazioni, ma visto l’altitudine più elevata del previsto, probabilmente abbiamo superato anche quella«.

IL BILANCIO

Schiesaro ha costruito e progettato il Cansat e si è occupato della preparazione al lancio in qualità di responsabile del carico. «Tutto è andato come previsto: abbiamo raggiunto 500 metri in più del previsto - precisa il giovane - l’obiettivo di AtsSat-2 è quello di testare i nuovi lanciatori, infatti il razzimodello Dubhe era al suo primo volo. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi primari, quelli che determinano il successo o meno della missione: registrare almeno tre dei quattro dati sulla dinamica del volo e recuperare il Cansat e tutti gli obiettivi secondari: registrare tutti e quattro i dati sulla dinamica, battere i record, recuperare il Cansat intatto e registrare un video di bordo».
Il team di Tommaso non si ferma e sono all’orizzonte nuove sfide per il futuro. «Stiamo già pensando ad AtsSat-3, un Cansat molto versatile che ci farà capire come si muove l’inquinamento, come varia con il variare del meteo e come varia nel tempo. Stiamo anche per costruire delle sonde metereologiche per l’associazione Meteo in Veneto che entreranno in funzione la prossima estate per migliorare le previsioni meteo del Veneto».
 

Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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