Alla scuola di Arquà nessuno è positivo, ma tutti restano in isolamento 14 giorni

Domenica 20 Settembre 2020 di Roberta Paulon
ARQUA' POLESINE La scuola primaria dove sono stati effettuati i controlli anti Covid-19
ROVIGO I tamponi rapidi sui bambini e sugli operatori scolastici di Arquà sono tutti negativi, si attendono per oggi gli esiti dei tamponi molecolari. Un sospiro di sollievo che però non fa calare l’attenzione sulla seconda A della scuola primaria di Arquà Polesine, che dovrà rimanere chiusa almeno per altri 14 giorni, al termine dei quali tutti i bambini e gli insegnanti dovranno essere ulteriormente esaminati. In altre parole, il bambino è a oggi l’unico caso positivo della classe e tutto il gruppo continuerà a rimanere in isolamento per due settimane. Al 14. giorno di isolamento, tutti verranno invitati nuovamente a effettuare il tampone per essere certi di riprendere la scuola in sicurezza, mentre il bambino positivo seguirà un altro percorso: prima di essere riammesso a scuola dovrà essere giudicato guarito con due tamponi a esito negativo.
Già il fatto che a oggi non si sia creato un focolaio, è un punto a favore delle norme attuate nelle scuole, con distanziamento tra i banchi e mascherina obbligatoria. Sul fronte delle scuole e dei pediatri, si tenta di accelerare le procedure, poiché cominciano a presentarsi i primi raffreddori con la comparsa di febbre e tosse, e le richieste di tampone sono destinate a subissare l’ospedale. «Stiamo cercando di agire tempestivamente con i tamponi rapidi - ha spiegato Antonio Compostella- direttore generale dell’Ulss 5 - per permettere alle scuole di avere risposte celeri».

 

Record di 46 nuovi positivi. E il Covid sbarca alle medie di San Donà

VENEZIA - Aumentano i contagi e affiorano nuovi casi nel mondo della scuola: anche nel Veneziano la battaglia con il virus non è affatto finita.

I dati diffusi ieri dalle Ulss territoriali parlano di 46 nuovi positivi registrati tra le 17 di venerdì e la stessa ora del sabato, ed è il numero più alto da molte settimane a questa parte, da quell'incoraggiante "zero contagi" dell'inizio di luglio.



MEDICI IN DIFFICOLTÀ
Risposte celeri significa comunque che le attività saranno sospese per una ventina di giorni, nel caso di positività. Risultano piuttosto complesse anche le riammissioni in classe dei bambini e ragazzi con “malanni” di stagione: sono decine le casistiche (anche non virali) che provocano febbre, tosse o rinite. Al quarto giorno di malattia vi è la richiesta da parte della scuola del certificato medico di riammissione, cosa per nulla scontata dal momento che le famiglie si sono sentite rispondere dai pediatri che senza un tampone non è possibile certificare lo stato di buona salute del bambino o ragazzo. Il rischio è che un comune raffreddore si prolunghi con inattività fino all’esito negativo del tampone, anche con una settimana di attesa in cui le famiglie devono occuparsi dell’istruzione e dell’isolamento del figlio. Per questo era stata annunciata la distribuzione dei tamponi rapidi ai medici di base e ai pediatri, ma l’operazione è ancora in via di definizione.

LA SITUAZIONE
Per quanto riguarda il bollettino Covid, l’Ulss 5 segnala nove nuove positività di residenti in Polesine. Oltre al bambino del 2013 frequentante la scuola primaria di Arquà Polesine già segnalato, ci sono due donne del Basso Polesine, una del 1963 e una del 1976 contatti stretti di una persona positiva, già in isolamento domiciliare e asintomatiche, e un giovane del 2003 sempre del Basso Polesine. Ci sono poi due ricoveri: una donna del 1932, residente in Basso Polesine, e un uomo del 1938 sempre bassopolesano, entrambi contatti stretti di persone positive. Sono stati portati nel reparto di Malattie infettive a Rovigo e verranno trasferiti a Trecenta nell’ospedale Covid. Ci sono poi altri due anziani, asintomatici: un uomo del 1932, residente in Basso Polesine, è un contatto stretto di una persona positiva, era già in isolamento domiciliare ed è asintomatico, e un uomo del 1929, residente nella stessa zona, che era stato dimesso alcuni giorni fa dalla Casa di cura di Porto Viro ed è asintomatico. Infine, una donna del 1975, residente in Medio Polesine, è un contatto stretto di una persona positiva, già in isolamento e asintomatica. In questo quadro, il Covid è tornato a manifestarsi nelle strutture: risultano positive una operatrice della Comunità alloggio di Taglio di Po e una operatrice, non sanitaria, del Centro servizi anziani Villa Resemini di Stienta.
Attualmente risultano 18 pazienti ricoverati nelle strutture per Covid-19, in particolare 15 in Area medica Covid a Trecenta, un paziente in Terapia intensiva Covid sempre a Trecenta e due pazienti in Malattie infettive a Rovigo (in trasferimento a Trecenta, come detto). Due nuove guarigioni fanno salire a 488 il totale dei guariti in Polesine da inizio epidemia. Sono 115 le persone attualmente positive in provincia e a oggi sono 423 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva.
Guardando alle elezioni, infine, nelle tre giornate di screening per il personale legato alla tornata elettorale del 20 e 21 settembre, sono stati eseguiti 629 tamponi rapidi, che sono risultati tutti negativi.
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Ultimo aggiornamento: 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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