ROSOLINA - Un provvedimento legittimo che cade nel momento forse più inopportuno. È l’aumento delle indennità per sindaco, Michele Grossato, e assessori che la giunta comunale ha deliberato lo scorso 30 agosto per recepire una previsione contenuta nella Legge di Bilancio 2022 entrata in vigore dal 1.
Tanto per capire, attualmente l’indennità di carica del sindaco è di 2.334,29 euro, quella del vicesindaco 1.167,22, per gli assessori 1.050,43 e per il presidente del consiglio comunale 233,42. La legge di bilancio 2022 ha parametrato l’indennità per i sindaci dei comuni con popolazione tra 5.001 e 10mila abitanti al 29% del trattamento del presidente della Regione (13.800) e, dunque, ad un massimo di 4.002 euro. Cifra che poi funge da base per calcolare l’indennità del vicesindaco (55%), assessori (45%) e presidente del consiglio (10%), ma su cui gravano anche alcuni vecchi tagli.
Per questo nel 2024 l’indennità sindacale arriverà a 3.826,30 euro, quella del vicesindaco a 1.913,23, per gli assessori a 1.721,83 e per il presidente del consiglio a 382,62. Ma nei due anni di transizione, il 2022 e il 2023, è previsto un meccanismo per addolcire lo scalino con aumenti progressivi e proporzionali.
«Non è nostra abitudine gridare allo scandalo, anche perché parliamo di una cosa che era prevista dalla legge - spiegano Tiziano Zago, Franco Vitale, Francesco Biolcati e Mirella Paparella -. Con questa legge la giunta Grossato è riuscita ad arrotondarsi il compenso del 29%, ma era il momento? Ci prepariamo ad affrontare un inverno davvero critico: molti cittadini verranno a chiedere aiuto per i rincari delle bollette, come si potrà rispondere che per loro non ci sono i fondi quando tutta la giunta si è appena aumentata lo stipendio? Molte amministrazioni, anche vicine alla nostra Rosolina, in modo certo più lungimirante, hanno rifiutato l’aumento del compenso. In un periodo così complesso per i nostri cittadini, un segnale decisamente migliore di quello dato dai nostri amministratori».