ROVIGO - Chiusi da sette mesi e oltre il danno, la beffa di non ricevere un euro di ristori. È il duro sfogo di Dania Patuzzo e Manuel Pigozzo, che gestiscono la pizzeria I Salici nella frazione rodigina di Sarzano. Dopo anni di fatiche, ritardi e inghippi burocratici, la coppia aveva realizzato il proprio sogno nell’estate 2019. «Ci siamo letteralmente innamorati di questo locale, che vanta una storia alle spalle di oltre quarant’anni, ma era chiuso da un po’. Serviva una ristrutturazione, abbiamo fatto diversi lavori e inaugurato a luglio: due sale con 60 posti, la clientela ha risposto benissimo ed eravamo contenti dell’accoglienza».
Poi nella vita della pizzeria irrompe il virus. «Siamo rimasti chiusi nel primo lockdown, poi abbiamo riaperto e non è stato facile riprendersi, forse la gente aveva paura a uscire, ma nel giro di qualche mese ci eravamo ripresi ed eravamo abbastanza soddisfatti, fino a ottobre, all’ultima chiusura durata da sette mesi».
NESSUN RISTORO
Dania Patuzzo attacca la politica. «Siamo arrabbiati e delusi e soprattutto non capiamo i motivi di questo accanimento. A causa di questa pandemia stiamo subendo i danni più pesanti, sembra che il Governo ci voglia cancellare. Siamo considerati una nuova attività e in base ai parametri abbiamo ricevuto nulla, zero aiuti o rimborsi: il commercialista ha tentato in qualsiasi modo, ma siamo sempre stati scartati dagli aiuti. Noi vogliamo riaprire la pizzeria quando sarà possibile utilizzare le sale interne, la nostra ristorazione non è concepita per allestire l’esterno: adesso attendiamo risposte concrete dal Governo».
Dania e Manuel, compagni in pizzeria e nella vita, hanno incassato almeno la solidarietà della clientela. «Siamo presenti su Facebook e Instagram, ringraziamo le tante persone che non si sono mai dimenticate di noi, delle nostre pizze, che ci hanno chiesto se faremo l’estivo: speriamo che prima o poi la situazione si sblocchi in maniera definitiva».
La filosofia del locale di via Marsala è chiara: «Abbiamo deciso di aprire la nostra pizzeria, è un progetto desiderato e portato avanti con tutte le nostre forze.
Zero incassi da sette mesi, ma le spese vive sono rimaste. «Abbiamo sempre pagato l’affitto mensile, poi la Tari e altre tasse: siamo andati avanti con i nostri risparmi, di Tari abbiamo pagato 5mila euro di un anno, beneficiando solo di uno sconto di 400 euro».
Dania e Manuel non vogliono rinunciare a quel sogno inseguito e che ha preso forma due anni fa. «Non sappiamo quando, ma riapriremo la pizzeria I Salici, questo è certo».