Feroce rapina in un'abitazione: preso in Germania il basista della banda del colpo ​a Castelnovo Bariano

Mercoledì 2 Giugno 2021 di Francesco Campi
Feroce rapina in un'abitazione: preso in Germania il basista della banda del colpo a Castelnovo Bariano

CASTELNOVO BARIANO (ROVIGO) - Un finale degno dei copi di scena che ha riservato la storia degli assalti in villa da parte della banda della quale faceva parte anche un marsigliese, come nel più classico dei film polizieschi, incastrata a causa delle monetine che dovevano essere donate alla parrocchia da una delle vittime e che invece erano state arraffate in quello che doveva essere un colpo grosso e, invece, si era rivelato un doppio fiasco. È stato infatti arrestato anche Sorin Lesniuc, il 28enne di origini romene e di etnia rom, che ha vissuto a lungo a Villanova Marchesana insieme alla compagna, ritenuto il basista ed organizzatore della banda che ha colpito a raffica in Polesine, arrivando anche a compiere una rapina a mano armata con sequestro di persona, a Castelnovo Bariano, il 3 aprile 2018, minacciando con una pistola e legando una 28enne rimasta sola in casa, in via Spinea.


MAGRO BOTTINO

La rapina era stata un flop, visto che i banditi erano riusciti a portare via solo 3mila euro, mentre si aspettavano di trovare di più.

Erano soldi raccolti per beneficenza dalla madre della ragazza. Sette in tutto gli episodi dei quali è stato riconosciuto colpevole Lesniuc, ritenuto il basista e l'organizzatore della banda: la rapina di Castelnovo del 3 aprile, un furto a Bellombra nell'ottobre 2017, due ad Ariano, due a Raccano, uno a Canaro, uno ad Adria a marzo 2018, uno a Porto Tolle il 2 aprile, nonché l'organizzazione di un'ulteriore rapina a Crespino, ad una esercente di Gaurda Veneta, rimasta però in fase di preparazione. Lesniuc si era nascosto in Germana, a Francoforte, sotto falso nome e con documenti contraffatti, ma la polizia tedesca l'ha individuato e catturato sulla base del Mandato di arresto europeo, che era stato emesso della Procura di Rovigo. Sulla sua testa, infatti, pendeva una condanna a 3 anni e 8 mesi, con la conferma in appello, lo scorso ottobre, della sentenza di primo grado in abbreviato del giugno 2019. Lesniuc era stato arrestato la prima volta il 3 luglio 2018, a Palmanova, mentre stava lasciando l'Italia insieme alla compagna. Il 25 giugno 2019 era stato ammesso ai domiciliari, dai quali evase il 18 ottobre.


INTERPOL

Le indagini, svolte dai carabinieri in collaborazione con l'Interpol e con le polizie di Romania, Svizzera, Francia e Germania hanno permesso alla fine di rintracciarlo in Germania, dopo che, sempre con documenti falsi, aveva fatto tappa in Romania Svizzera e Francia. Il 13 maggio scorso è stato estradato in Italia e ora si trova detenuto a Rebibbia. La prima traccia seguita dai carabinieri del Nucleo investigativo era stata un'Alfa Romeo Mito, la cui presenza era stata notata e segnalata in occasione di alcuni dei furti, da qui il nome Mito dato all'operazione che aveva portato all'arresto, il 16 luglio 2018 a Marsiglia, del 48enne Mihai Florin Coman, il marsigliese condannato a 4 anni e 2 mesi, ed il 14 agosto ad Alicante, in Spagna, del 42enne Cristinel Gheorghe.

Ultimo aggiornamento: 11:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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