CASTELNOVO BARIANO (ROVIGO) - Un finale degno dei copi di scena che ha riservato la storia degli assalti in villa da parte della banda della quale faceva parte anche un marsigliese, come nel più classico dei film polizieschi, incastrata a causa delle monetine che dovevano essere donate alla parrocchia da una delle vittime e che invece erano state arraffate in quello che doveva essere un colpo grosso e, invece, si era rivelato un doppio fiasco. È stato infatti arrestato anche Sorin Lesniuc, il 28enne di origini romene e di etnia rom, che ha vissuto a lungo a Villanova Marchesana insieme alla compagna, ritenuto il basista ed organizzatore della banda che ha colpito a raffica in Polesine, arrivando anche a compiere una rapina a mano armata con sequestro di persona, a Castelnovo Bariano, il 3 aprile 2018, minacciando con una pistola e legando una 28enne rimasta sola in casa, in via Spinea.
MAGRO BOTTINO
La rapina era stata un flop, visto che i banditi erano riusciti a portare via solo 3mila euro, mentre si aspettavano di trovare di più.
INTERPOL
Le indagini, svolte dai carabinieri in collaborazione con l'Interpol e con le polizie di Romania, Svizzera, Francia e Germania hanno permesso alla fine di rintracciarlo in Germania, dopo che, sempre con documenti falsi, aveva fatto tappa in Romania Svizzera e Francia. Il 13 maggio scorso è stato estradato in Italia e ora si trova detenuto a Rebibbia. La prima traccia seguita dai carabinieri del Nucleo investigativo era stata un'Alfa Romeo Mito, la cui presenza era stata notata e segnalata in occasione di alcuni dei furti, da qui il nome Mito dato all'operazione che aveva portato all'arresto, il 16 luglio 2018 a Marsiglia, del 48enne Mihai Florin Coman, il marsigliese condannato a 4 anni e 2 mesi, ed il 14 agosto ad Alicante, in Spagna, del 42enne Cristinel Gheorghe.