Il carabiniere ammette l'omicidio:
«Io gli ho sparato per difendermi»

Giovedì 9 Giugno 2016 di Francesco Campi
Monia Desole, ieri in procura: è la compagna di Salvatore Ciammaichella: convivevano a Frassinelle, nella frazione di Viezze
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ROVIGO - Avrebbe ammesso di aver sparato. Di aver utilizzato la pistola che aveva con sé per difendersi da quell'uomo che si era avvicinato alla sua auto mentre stava facendo sesso con la propria compagna in riva all'argine, terrorizzandolo. Lo ha scacciato, hanno litigato. Poi, i due colpi. La parziale ammissione sarebbe stata fatta dal maresciallo Salvatore Ciammaichella, nel corso dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto subito dopo il fermo da parte dei colleghi che non gli hanno certo fatto sconti. Anzi. La stessa ricostruzione, il 44enne, che si trova in carcere a Rovigo, l'avrebbe in qualche modo confermata anche di fronte al giudice.

INDAGINI - L'auto  della vittima portata fino a Guarda Veneta e seguita da quella intestata al carabiniere: le targhe si leggono nei video. Ci sono poi i due prelievi con il bancomat di Piombo, fatti uno a Bologna e uno a Finale Emilia, a poche ore di distanza: 240 euro in tutto, forse per sviare le indagini, ma con la Peugeot 307 che viene tracciata nei suoi spostamenti dalle telecamere. Poi la pistola, ritrovata nella casa della coppia a Frassinelle, una Mauser calibro 7,65 che il carabiniere deteneva legalmente e che secondo gli inquirenti sarebbe l'arma utilizzata per uccidere Piombo. Un quadro accusatorio che sembra imperniarsi su molti elementi.

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