Lutto a Frassinelle Polesine. Addio a don Antonio Bertoli: parroco, autista e "meccanico"

Giovedì 17 Agosto 2023 di Alessandro Garbo
Don Antonio Bertoli

FRASSINELLE POLESINE - Un Ferragosto triste per la comunità parrocchiale di Frassinelle. Martedì mattina è scomparso lo storico parroco don Antonio Bertoli: aveva 98 anni e per ben quarantasette era stato al servizio della comunità.

Un servizio condotto con umiltà, generosità, passione. Un uomo semplice e di grande fede che ogni giorno ha continuato a sostenere con la preghiera tutta Frassinelle a cui è sempre stato legato. È stato prete, "meccanico" e "autista". Don Antonio Bertoli ha guidato ininterrottamente la parrocchia locale dal 1959 al 2006, lasciando un segno indelebile sul paese. Nonostante l'inesorabile trascorrere del tempo, non ha mai perso la lucidità e la memoria che lo hanno sempre contraddistinto. Negli ultimi tempi si era ritirato a vita privata, nella casa della sorella Elena, a Mestre e il funerale sarà celebrato lunedì alle 11 nella Chiesa di Santa Maria della Pace in via Varrone a Mestre.


COMMOSSO RICORDO
Il commosso ricordo del circolo Acli San Bartolomeo di Frassinelle: «Noi parrocchiani siamo stati a trovarlo sabato per l'ultima volta: era sereno, felice di vederci e di salutare la sua comunità. Domenica ha ricevuto la comunione a cui teneva tantissimo. Ci sono due segni straordinari: il saluto alla comunità di San Bartolomeo Apostolo e l'incontro con il Signore, che tanto ha servito per tutta la sua vita con generosità e fede straordinarie». Don Antonio era stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1949. Originario del Basso Polesine, aveva guidato la parrocchia di San Basilio ad Ariano e successivamente si era trasferito a Fratta Polesine.


ANIMA DELLA COMUNITÀ
Ma il suo nome è legato in maniera indissolubile a Frassinelle, dove ha trascorso quasi 50 anni (un record in provincia di Rovigo). Arrivato nel 1959, il sacerdote ha assistito al cambiamento generazionale, al boom e poi al lento svuotamento di un paese che contava negli anni 70 più di tremila abitanti. All'epoca non c'erano regole severe sul trasporto scolastico e così il "don", in un momento di emergenza, si mise alla guida del pullmino per garantire il regolare trasporto scolastico. I parrocchiani lo ricordano anche per la passione per la lettura, che lo spingeva a divorare libri, e per le abilità manuali. Numerosi gli aneddoti che fanno ancora sorridere. Come quelle voltr in cui veniva chiamato alle prime luci del mattino dalla scuola d'infanzia, perchè la caldaia esterna faceva i capricci e non funzionava. Lui arrivava, sistemava il guasto e se ne andava. Anima della parrocchia, don Bertoli ha accompagnato i fedeli nella nascita del coro, del gruppo missionario e di altre associazioni mosse dal volontariato. Scosso da una tragedia automobilistica che aveva portato via un'intera famiglia, decise di intitolare il centro giovanile a quella famiglia falcidiata dal destino.

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