Il gruppo dolciario Borsari riaprirà lo storico Caffè Borsa in piazza Garibaldi

Giovedì 6 Maggio 2021 di Roberta Merlin
Lo storico Caffè Borsa di Rovigo

ROVIGO - Il Borsa sposa ufficialmente Borsari. Il colosso dolciario di Badia si è aggiudicato il bando per la gestione dello storico caffè di piazza Garibaldi, chiuso da marzo dopo la conclusione della gestione targata Thun. Il braccio di ferro tra i proprietari del Corsopolitan, il locale sul Corso, e l’azienda badiese si è concluso con la vittoria dell’imprenditore dei dolci che in Italia conta altri tre locali (Milano, Foligno e Badia) più altre rivendite. Il matrimonio tra lo storico caffè e il re dei panettoni era nell’aria da tempo e ieri, ha avuto il sì dell’ente proprietario dell’immobile.
L’ANNUNCIO
«La commissione tecnica incaricata dalla Camera di commercio di Venezia Rovigo di valutare le candidature al bando per la locazione» del Borsa «ha proposto in giunta l’aggiudicazione del contratto alla società Idb srl di Badia» è l’annuncio, diffuso nella tarda mattinata di ieri,che ha subito scatenato sui social una vera e propria ondata di euforia tra i tanti rodigini che attendevano lo sbarco in città del marchio. La precedente gara, scaduta a marzo, si era conclusa con un nulla di fatto, in quanto le tre proposte, tra cui anche quella di Borsari, non erano state considerate idonee anche per alcuni vizi formali. Dopo una corsa contro il tempo per la gara bis, ieri è arrivato il verdetto finale. «Una volta terminate le operazioni di verifica ai sensi di legge - prosegue l’ente - procederemo, nelle prossime settimane, alla sottoscrizione del contratto di locazione dei locali».
Nel frattempo l’amministratore delegato della Idb, Andrea Muzzi, si è già messo al lavoro per la nuova apertura, prevista intorno al 25 giugno. «Rifaremo completamente il locale internamente ed esternamente - svela - abbiamo pronto il progetto, già depositato in Camera di commercio e in Comune. L’obiettivo è quello di creare un locale esclusivo, un vero salotto del cuore cittadino. Un ambiente di classe diretto a una clientela più matura. Realizzeremo una pasticceria con dolci di alta qualità e ci sarà anche la possibilità di acquistare i prodotti artigianali del nostro marchio. Punteremo sulla pausa pranzo come nell’attuale Emporio Borsari di Badia dove, tra l’altro, stiamo ampliando ulteriormente il settore della ristorazione, oltre al laboratorio».
Proprio dai pasticceri al lavoro nella sede di Badia, ogni mattina, arriveranno in centro dolci e brioche freschi di giornata in quanto, sottolinea l’Ad della Borsari, «l’obiettivo è dare vita a un locale in grado di portare a Rovigo anche gente proveniente da fuori città proprio per la qualità dei nostri prodotti, oltre che per l’esclusività dell’ambiente che realizzeremo».
Un investimento rilevante per gestire lo storico caffè da sempre punto di incontro dei rodigini. È previsto anche un restyling per l’esterno del Borsa, sempre nel rispetto dei vincoli storici e monumentali. «Ci piacerebbe realizzare un plateatico con finiture di lusso - anticipa Muzzi - un plateatico che sia in grado di valorizzare finalmente piazza Garibaldi, sulla scia di quelli presenti nei centri di Milano e Roma. Niente ombrelloni da bar, per intenderci. Abbiamo aperto un dialogo con l’amministrazione, vediamo ovviamente quello che sarà possibile fare».
UN LOCALE CHIC
Per il nuovo Borsa l’Ad rivela di essersi ispirato al ristorante Trussardi alla Scala di Milano, un locale chic che unisce storia e modernità, tappa del turismo internazionale, frequentato da manager e vip. La rinascita dello storico salotto cittadino offrirà, inoltre, nuove opportunità di lavoro: una dozzina circa le nuove figure, tra camerieri e baristi, che verranno assunte nelle prossime settimane.
«Metteremo la nostra esperienza al servizio della città - conclude Muzzi - Rovigo esprime professionisti con grande esperienza e una fitta rete di commercianti e artigiani capaci. Il Caffè Borsa continuerà a mantenere, se non elevare, la percezione di pubblico esercizio di eccellenza».
Sul fronte del nome, infine, nessuna sorpresa. «Il Borsa continuerà a chiamarsi così. Accanto affiancheremo “Borsari”, ma non abbiamo intenzioni di fare storpiature. L’identità del caffè è un patrimonio culturale della città nel quale i rodigini si riconoscono e di cui avremo grande cura».

 

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