La salute di mare, tartarughe e delfini si studia dal Polesine: il progetto

Il progetto Goletta Lab è gestito dal 2022 attraverso la Fondazione Goletta Lab dall'Ente Parco del Delta del Po, Fondazione Cariparo, università di Padova e Legambiente nazionale

sabato 8 marzo 2025 di Nicola Astolfi
La salute di mare, tartarughe e delfini si studia dal Polesine: il progetto

ROVIGO - Nel 2024 Goletta Lab ha messo a fuoco le sue potenzialità e da quest'anno si potrà realizzare come stazione di interesse scientifico a livello internazionale, attraverso le attività a bordo del veliero Catholica, la prima Goletta verde di Legambiente, dal 1993 in servizio per 25 anni a difesa del mar Mediterraneo e dell'ambiente, e dal 2024 tornata a veleggiare, dopo un restauro triennale, per l'educazione ambientale rivolta alle scuole, per la promozione del territorio e per le campagne di studi e la ricerca scientifica del Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione dell'università di Padova.

La velatura di 233 metri quadrati sarà rinnovata a fine marzo e Goletta Lab, la "scuola di mare e biodiversità" a bordo di Goletta Catholica, è pronta a far ripartire l'attività di laboratorio rivolta alle scuole, tra marzo e giugno, e quella per i centri estivi, tra luglio e settembre, coinvolgendo complessivamente circa 7.000 ragazzi dopo i 4.000 saliti a bordo nel 2024. Alle attività educative e di formazione si sommeranno quelle di promozione del territorio e soprattutto, nelle aree di navigazione entro le 12 miglia nautiche, l'attività scientifica, illustrata dal professor Sandro Mazzariol, che fa parte del gruppo di specialisti per la conservazione dei cetacei dell'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), dopo aver guidato tra il 2017 e il 2022 la Commissione baleniera internazionale, costola dell'Onu votata alla salvaguardia delle balene.

L'impegno

Il progetto Goletta Lab, dopo il protocollo d'intesa siglato nel 2019 e al quale partecipa anche il ministero dell'Ambiente, è gestito dal 2022 attraverso la Fondazione Goletta Lab dall'Ente Parco del Delta del Po, Fondazione Cariparo, università di Padova e Legambiente nazionale. «Con i colleghi di Biologia marina - ha spiegato Mazzariol, ospite all'incontro che a palazzo Cezza ha presentato le attività 2024-25 del Goletta Lab - ci occupiamo di monitoraggio e gestione delle popolazioni di tursiope, cioè il delfino, e di caretta caretta, la tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo: la nostra attività con Goletta Lab nel Sito marino di interesse comunitario di fronte al Delta prevede il monitoraggio costante, raccogliendo dati anche su traffico marittimo e presenza di rifiuti marini, e su tematiche che coinvolgono Slovenia e Croazia». Tra i progetti di ricerca "Life Delfi", per esempio, mira a promuovere pratiche di pesca sostenibili, mentre Poseidone trasformerà la Goletta Catholica (con 27 uscite, fino al prossimo dicembre) in una piattaforma per monitorare cetacei e tartarughe, e fornire dati per la loro conservazione, minacciata dalle attività antropiche. «Raccoglieremo anche campioni di acque e di fondale per capire lo stato di inquinamento del nostro mare, da confrontare con altre aree mediterranee per il progetto One-Blue - ha aggiunto Mazzariol - poi è in partenza il progetto Life NatConnect per la conservazione della biodiversità dalle sorgenti del Po alla foce. L'idea è di dotare Goletta, nel tempo, anche di telecamere, droni, sistemi di raccolta e strumenti di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico, video e acustico, degli animali».

«È un investimento di successo: siamo di fronte a risultati che incidono nel panorama educativo e scientifico», ha commentato il presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, affiancato dal presidente dell'Ente Parco Moreno Gasparini e dal direttore di Legambiente Veneto Piero Decandia. «Entro aprile - ha annunciato il presidente della Fondazione Goletta Lab, Giuseppe Toffoli - sigleremo un accordo con il Centro studi sugli impatti dei cambiamenti climatici dell'università di Padova, per le sinergie tra la raccolta dati di Goletta Lab e l'utilizzo che potrà farne il Centro».

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