ROVIGO - Nel 2024 Goletta Lab ha messo a fuoco le sue potenzialità e da quest'anno si potrà realizzare come stazione di interesse scientifico a livello internazionale, attraverso le attività a bordo del veliero Catholica, la prima Goletta verde di Legambiente, dal 1993 in servizio per 25 anni a difesa del mar Mediterraneo e dell'ambiente, e dal 2024 tornata a veleggiare, dopo un restauro triennale, per l'educazione ambientale rivolta alle scuole, per la promozione del territorio e per le campagne di studi e la ricerca scientifica del Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione dell'università di Padova.
L'impegno
Il progetto Goletta Lab, dopo il protocollo d'intesa siglato nel 2019 e al quale partecipa anche il ministero dell'Ambiente, è gestito dal 2022 attraverso la Fondazione Goletta Lab dall'Ente Parco del Delta del Po, Fondazione Cariparo, università di Padova e Legambiente nazionale. «Con i colleghi di Biologia marina - ha spiegato Mazzariol, ospite all'incontro che a palazzo Cezza ha presentato le attività 2024-25 del Goletta Lab - ci occupiamo di monitoraggio e gestione delle popolazioni di tursiope, cioè il delfino, e di caretta caretta, la tartaruga marina più diffusa nel Mediterraneo: la nostra attività con Goletta Lab nel Sito marino di interesse comunitario di fronte al Delta prevede il monitoraggio costante, raccogliendo dati anche su traffico marittimo e presenza di rifiuti marini, e su tematiche che coinvolgono Slovenia e Croazia». Tra i progetti di ricerca "Life Delfi", per esempio, mira a promuovere pratiche di pesca sostenibili, mentre Poseidone trasformerà la Goletta Catholica (con 27 uscite, fino al prossimo dicembre) in una piattaforma per monitorare cetacei e tartarughe, e fornire dati per la loro conservazione, minacciata dalle attività antropiche. «Raccoglieremo anche campioni di acque e di fondale per capire lo stato di inquinamento del nostro mare, da confrontare con altre aree mediterranee per il progetto One-Blue - ha aggiunto Mazzariol - poi è in partenza il progetto Life NatConnect per la conservazione della biodiversità dalle sorgenti del Po alla foce. L'idea è di dotare Goletta, nel tempo, anche di telecamere, droni, sistemi di raccolta e strumenti di intelligenza artificiale per il riconoscimento automatico, video e acustico, degli animali».
«È un investimento di successo: siamo di fronte a risultati che incidono nel panorama educativo e scientifico», ha commentato il presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, affiancato dal presidente dell'Ente Parco Moreno Gasparini e dal direttore di Legambiente Veneto Piero Decandia. «Entro aprile - ha annunciato il presidente della Fondazione Goletta Lab, Giuseppe Toffoli - sigleremo un accordo con il Centro studi sugli impatti dei cambiamenti climatici dell'università di Padova, per le sinergie tra la raccolta dati di Goletta Lab e l'utilizzo che potrà farne il Centro».