Fuochi d'artificio, 800 spettacoli annullati: Parente e Martarello perdono 12 milioni.

Mercoledì 6 Maggio 2020 di Marco Scarazzatti
Aziende di fuohi d'artificio in crisi, lettera al premier Conte
ROVIGO Anche le aziende di fuochi artificiali si sono fatte sentire dal Governo, inviando una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e per conoscenza ai ministri Roberto Gualtieri (Economia e Finanze), Stefano Patuanelli (Sviluppo economico) e Dario Franceschini (Beni, attività culturali e turismo).
Il Polesine vanta due famose imprese, Parente Fireworks di Melara e Martarello Group di Arquà. Quasi un centinaio di persone sono in cassa integrazione e sono stati persi 12 milioni di euro, con oltre 800 spettacoli annullati o non confermati.
QUADRO PESANTE
La missiva è stata spedita dai presidenti delle due associazioni nazionali che rappresentano il settore pirotecnico, ossia Asspi e Anisp, presiedute da Viviano Nobile e Giuseppe Parente. «Abbiamo bisogno di liquidità immediata, non a debito, ma a fondo perduto; della sospensione del pagamento di tutte le imposte o ritenute dovute e dei contributi, delle bollette per energia, telefoni e collegamenti internet almeno sino a 3 mesi dopo la possibilità di ritorno alla normalità per la realizzazione degli spettacoli pirotecnici, con possibilità di rateizzare gli importi dovuti in almeno 60 mesi. Possibilità di accedere alla cassa integrazione straordinaria sino al permanere di limitazioni alla realizzazione di spettacoli pirotecnici. Un contributo mensile adeguato sino al permanere delle limitazioni per gli operanti nel settore iscritti alle casse artigiani e commercianti e anche agli iscritti alla gestione separata».
Le aziende chiedono anche «disposizioni che ci aiutino a riproporzionare costi, per noi obbligatori, come quelli dell'assicurazione Rc, ai rischi effettivi conseguenti alla sospensione forzata dell'attività, molto diversi rispetto a quelli sottoscritti alla stipulazione del contratto. Incentivi per dotare di collegamento internet dedicati le fabbriche e i depositi di articoli pirotecnici, posti, per ragioni di sicurezza, in zone isolate molto spesso senza una copertura valida. Che vengano previste misure agevolative per le nuove assunzioni».
LA REALTÀ POLESANA
La Parente, nata nel 1905 a Torremaggiore (Foggia), è presente in Polesine dal 1949 ed è giunta alla quarta generazione. È composta dal presidente Romualdo e i tre figli Claudio, Davide e Antonio. «In tutto abbiamo 52 dipendenti che si occupano sia della produzione dei fuochi che degli spettacoli - spiega Claudio Parente, vicepresidente nazionale di Anisp - tutti sono in cassa integrazione e bisogna aggiunge sedici stagionali che lavorano da maggio in poi. Ci siamo visti annullare praticamente tutta la stagione, noi che lavoriamo anche in grandi concerti come quelli dei Rolling Stones e Vasco Rossi. Ci sono saltati eventi importanti in Germania, Francia, Canada e Russia. Esportiamo i nostri prodotti in Corea, Vietnam, Singapore e Stati Uniti. L'ultimo spettacolo è stato fatto a febbraio ad Asiago. Siamo considerati gli Orfei dei fuochi. Abbiamo perso 6 milioni di fatturato».
Non è da meno la Martarello, nata nel 1921 ad Arquà grazie al capostipite Giovanni, seguito dal figlio Coriolano e la moglie Maria (scomparsa di recente alla soglia dei 90 anni per coronavirus), poi i figli Ermes, Vincenzo, Alfredo, Giovanni e Annalisa, fino ad arrivare all'attuale generazione composta da Michele (socio di maggioranza), con il cognato Damiano, più le sorelle Martina e Federica. «Abbiamo 35 persone, comprese gli stagionali - racconta l'amministratore Michele Martarello - il 90% degli spettacoli si svolge tra maggio e settembre. Dobbiamo rimandare tutto al 2021, perdendo un fatturato stimato tra i 5 e i 6 milion. Gli ultimi spettacoli sono stati fatti in occasione dell'Epifania. Anche da noi tutti sono in cassa Integrazione, tranne noi che continuiamo a lavorare nella parte amministrativa. Speriamo almeno di rifarci vendendo i fuochi di fine anno, anche se immagino che le famiglie saranno allo stremo e cercheranno di risparmiare il più possibile».
 
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