Clima, siccità, cuneo salino, irrigazione: il Delta invoca investimenti strutturali

Domenica 7 Agosto 2022 di Giannino Dian
Gli amministratori e i tecnici osservano una barriera anti-sale

ROVIGO - La siccità e la risalita del cuneo salino, i costi energetici per la gestione delle acque e la protezione del fragile territorio del Delta: un’agenda intensa quella del Consorzio di bonifica Delta Po e della Coldiretti, che hanno chiamato la Regione a un tavolo per discuterne, illustrando quanto fatto finora dalla Bonifica, ma soprattutto le necessità progettuali per la conservazione degli equilibri produttivi, economici, ambientali e sociali del territorio. Erano così presenti gli assessori regionali Federico Caner per l’agricoltura e Cristiano Corazzari per la pesca e i parchi, per la Coldiretti il direttore regionale Marina Montedoro, il presidente provinciale e vice regionale Carlo Salvan e il vicedirettore Mara Crivellari, e per il Consorzio di bonifica il presidente Adriano Tugnolo e il direttore Giancarlo Mantovani con il consiglio di amministrazione dell’ente, e i sindaci Michele Domeneghetti di Corbola e Roberto Pizzoli di Porto Tolle.
«La siccità e risalita del cuneo salino - ha esordito Salvan - non possono essere solo un problema del Delta, perché la gestione delle acque è un problema che va affrontato coralmente. Non possiamo permetterci di pensare che questa situazione sia un caso isolato, non ci sono modelli matematici di previsione di quello che potrebbe accadere, ma diventa prioritario ripensare la gestione dell’acqua con le progettualità che la Bonifica ha già presentato, rimaste inevase. Sappiamo che si tratta di opere costose, ma se prima si riusciva a tamponare, questo 2022 ci ha dimostrato che servono ben altri strumenti per proteggere il territorio, inteso come persone, ambiente e attività economiche».

PROBLEMI IN AUMENTO

«Ormai sono mesi che si parla di siccità, il Delta è seguito dalle istituzioni e dalla stampa anche internazionale, ma quello che dobbiamo mettere in evidenza - ha aggiunto Tugnolo - è che non c’è paragone passato rispetto a quello che stiamo vivendo oggi. La gestione dell’acqua, affidata ai Consorzi, è efficiente, ma con un ritmo di spese difficile da mantenere: saremo costretti a fare modifiche al bilancio a novembre. Solleviamo in totale 400 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Il costo dell’energia per farlo è passato da 0,19 kilowatt l’ora del 2021 a 0,48 di oggi. Siamo sui 5 milioni di euro che servono per regimentare le acque sia quando sono troppe che quando mancano, se si vuole la sopravvivenza del territorio. Finora abbiamo lavorato come potevamo con gli strumenti a disposizione, ma servono nuovi investimenti su progetti che avevamo pensato tempo addietro».
Alcuni consiglieri della Bonifica hanno descritto le loro situazioni aziendali, ma anche i sindaci Domeneghetti e Pizzoli che vivono sul territorio il disagio dell’acqua. Corazzari ha sottolineato il rapporto stretto che si è creato tra Consorzi e Polesine, punti di riferimento soprattutto in questo momento di difficoltà per tutto il comparto primario. «La difesa idraulica garantisce la sicurezza della vita in questa zona sotto il livello del mare, ma anche il ruolo irriguo condizionato oggi dalla mancanza di acqua priva di sale. Per contrastare la risalita del cuneo salino finora è stato fatto un lavoro importante, ma ci sono investimenti di medio-lungo termine da fare anche a fronte dei cambiamenti climatici e garantire la continuità del lavoro nelle campagne e l’utilizzo dell’acqua per usi umani e animali. La Regione è presente, ma ci devono ascoltare anche a livello ministeriale».

L’IMPEGNO

L’assessore Caner ha evidenziato che «ci sono state prospettate le esigenze e i possibili investimenti da portare a termine per cercare di prevenire in futuro il fenomeno. Il momento di grave difficoltà ci obbliga a pensare a una strategia complessiva a livello veneto e la settimana prossima, in accordo con l’Anbi, porterò una nuova delibera per lavorare su questo piano regionale per l’utilizzo dell’acqua, propedeutico e fondamentale poi per intervenire localmente con i progetti che oggi mi sono stati presentati e sui quali c’è l’impegno della Regione per portarli a livello nazionale per reperire le risorse necessarie».
È stata poi fatta una visita a unazienda agricola socia Coldiretti che produce erba medica per l’alimentazione animale, per toccare con mano i problemi spiegati nell’incontro, infine una tappa alla barriera antisale sul Po a Scardovari, infrastruttura che oggi non è più sufficiente per contenere i danni da siccità.
 

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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