GAIBA - Sono sempre più tesi i rapporti tra i genitori di una ventina di alunni di Gaiba e la dirigenza scolastica, tanto che i primi hanno deciso di richiedere l'intervento dei carabinieri.
I dissapori tra le parti sarebbero dovuti al mancato rilascio del nulla-osta da parte della dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Stienta, Maria Elisabetta Soffritti, in seguito alla decisione delle venti famiglie di trasferire i propri figli nella vicina scuola di Stellata, nel Ferrarese.
«L'anno scolastico appena trascorso è stato disastroso - spiegano alcuni genitori motivando la propria decisione - i bambini non sono sufficientemente seguiti durante le lezioni, con ripercussioni sull'apprendimento e sullo sviluppo. Da qui la nostra scelta di orientarci verso un istituto che seppur piccolo, offrirà ai nostri figli un'offerta formativa migliore. È un diritto di noi genitori desiderare un futuro più roseo per i nostri bambini».
Eppure a detta degli interessati, la dirigente scolastica avrebbe dapprima negato il nulla-osta perché l'offerta formativa di Stellata sarebbe stata la stessa di Gaiba, per poi convocare le famiglie a scuola motivando il diniego con il mancato rispetto dei termini previsti per la presentazione della domanda di trasferimento.
«Il nulla-osta è un atto dovuto a fronte di valide motivazioni - replicano i genitori - del caso sono stati interessati anche i carabinieri, nel timore che il trasferimento possa restare bloccato. A Stienta l'organico sarà concesso sulla base del numero degli iscritti, come se i nostri figli fossero ancora tali. Questi giochetti ci portano a pensare che si vogliano ottenere più insegnanti di quelli che spetterebbero».
Ultimo aggiornamento: 12:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA I dissapori tra le parti sarebbero dovuti al mancato rilascio del nulla-osta da parte della dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Stienta, Maria Elisabetta Soffritti, in seguito alla decisione delle venti famiglie di trasferire i propri figli nella vicina scuola di Stellata, nel Ferrarese.
«L'anno scolastico appena trascorso è stato disastroso - spiegano alcuni genitori motivando la propria decisione - i bambini non sono sufficientemente seguiti durante le lezioni, con ripercussioni sull'apprendimento e sullo sviluppo. Da qui la nostra scelta di orientarci verso un istituto che seppur piccolo, offrirà ai nostri figli un'offerta formativa migliore. È un diritto di noi genitori desiderare un futuro più roseo per i nostri bambini».
Eppure a detta degli interessati, la dirigente scolastica avrebbe dapprima negato il nulla-osta perché l'offerta formativa di Stellata sarebbe stata la stessa di Gaiba, per poi convocare le famiglie a scuola motivando il diniego con il mancato rispetto dei termini previsti per la presentazione della domanda di trasferimento.
«Il nulla-osta è un atto dovuto a fronte di valide motivazioni - replicano i genitori - del caso sono stati interessati anche i carabinieri, nel timore che il trasferimento possa restare bloccato. A Stienta l'organico sarà concesso sulla base del numero degli iscritti, come se i nostri figli fossero ancora tali. Questi giochetti ci portano a pensare che si vogliano ottenere più insegnanti di quelli che spetterebbero».
