​Lendinara. Caffè Grande, nuovo bando con un affitto "a crescere"

Venerdì 16 Febbraio 2024 di Ilaria Bellucco
Lendinara. Caffè Grande, nuovo bando con un affitto "a crescere"

LENDINARA (ROVIGO) - Ci sarà un nuovo bando pubblico per individuare chi vorrà riaprire e condurre il Caffè Grande, e per attrarre possibili gestori la Giunta comunale ipotizza un canone di locazione che cresca gradualmente nel tempo fino a raggiungere la quota prevista, teoricamente un po' più bassa rispetto al bando precedente.

Non sono infatti andati a buon fine le ipotesi di un subentro da parte di imprenditori che avrebbero potuto subentrare nel contratto esistente tra il Comune e l'azienda Piccola Corte della famiglia Targa, che dopo due anni ha lasciato lo storico caffè preferendo concentrarsi su altri investimenti.


Punto e a capo, dunque, perché l'ente locale ora dovrà procedere alla pubblicazione di un nuovo bando per il locale ottocentesco. «Questo non significa che non ci siano persone interessate, ma che ora non è più un contatto dei potenziali interessati col vecchio gestore ma un rapporto diretto con l'ente locale», spiega il sindaco Luigi Viaro informando che la Giunta comunale ha affrontato la questione nella seduta di martedì scorso e deliberato alcuni indirizzi per il bando.


AFFITTO A CRESCERE


«Abbiamo chiesto di portare attorno ai 1.400 euro, e non più 1.600 come prima, il canone mensile di locazione. Inoltre l'intenzione è quella di proporre un canone gradualmente crescente a partire dagli 800 euro: si potrebbe partire da 800 euro al mese per il primo anno di attività, 900 al mese per il secondo, 1.000 per il terzo e così via arrivando in qualche anno al canone intero». Le linee della Giunta dovranno ora essere valutate dall'ufficio comunale competente, che dovrà esaminare la fattibilità dell'idea nel rispetto delle normative. L'ente pubblico è infatti tenuto a dare in locazione un proprio bene richiedendo una cifra stimata da un professionista incaricato con una perizia. Quella effettuata per il bando del 2021 aveva fissato la cifra in 1.600 euro mensili, somma chiesta alla gestione uscente.


«Va considerata l'importanza di un luogo storico e strategico come il Caffè Grande, ma l'Amministrazione ha anche a cuore la necessità di evitare una sperequazione che andrebbe a danno delle altre attività del centro storico sottolinea Viaro -. Non è pensabile darlo in affitto a 500 euro al mese, per fare un esempio, quando altri bar che hanno molto meno spazio pagano dai 600 ai 900 euro. La sperequazione sarebbe evidente e dannosa nei confronti dei concorrenti. Vogliamo vedere riaperto il Caffè Grande quanto prima, ma serve equilibrio». Resta il nodo dei servizi igienici, ma in misura minore rispetto al passato qualora l'attività si limitasse al servizio bar. Mentre nel bando precedente era stato considerato l'obbligo di rifacimento dei servizi igienici necessari ad effettuare anche ristorazione, ora si considera anche la possibilità che il gestore effettui solo attività di bar.

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