ROVIGO - Un “pensiero stupefacente” per un amico di Reggio Calabria, spedito in una busta, che è costato una denuncia a un 25enne di Rovigo. Perché non si trattava di una lettera, bensì di una confezione sottovuoto contenente marijuana, di 8 grammi. A farlo finire nei guai, in particolare, il fatto che l’indirizzo al quale aveva inviato il tutto non fosse corretto. O meglio, ha spedito la busta all’indirizzo di un’azienda dove l’amico non lavorava più da tempo. Così le Poste
L’INDAGINE
Era il 22 settembre scorso e del caso si è subito interessata la Sezione antidroga della Squadra mobile di Rovigo, intenzionata ad andare a fondo dello strano caso che si configurava come “spaccio per corrispondenza”. In realtà non si è trattato di un’indagine banale, perché oltre all’indirizzo, ovviamente, anche il nome del mittente non corrispondeva a quello del ragazzo che aveva imbucato la busta con dentro gli 8 grammi di “erba”.
LA PERQUISIZIONE
Il pm che aveva aperto il fascicolo sul ritrovamento della droga viaggiata per posta ordinaria, una volta ricevuti i primi atti d’indagine, ha emesso un decreto di perquisizione locale e personale nei confronti del sospettato, che è stato eseguito lunedì scorso è che ha dato esito positivo
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