Start-up sull'alimentazione: si va a tavola assieme, si mangia sano e si fa innovazione

Sabato 6 Novembre 2021 di Federica Broglio
L'inaugurazione dello spazio "Co-eating" creato all’Urban digital center di Rovigo

ROVIGO - L’obiettivo è quello di creare un luogo di aggregazione, relazione, approfondimento e ricerca, sempre in un’ottica di innovazione. Quale miglior occasione dunque se non davanti a una buona bevanda calda o un brunch di lavoro per scambiarsi idee e trovare nuove opportunità. L’Urban digital center di via Badaloni, nato nella sede dell’ex liceo classico Celio, in una cooperazione tra i Comuni di Rovigo, Villadose e Adria, un laboratorio di iniziative e workshop di innovazione, ha creato uno spazio, chiamato Co-eating, dove potersi fermare e consumare una colazione o un pasto veloce con prodotti di prima scelta e qualità, tutti rigorosamente bio.
L’idea è nata e sponsorizzata da NaturaSì, storica azienda italiana di prodotti biologici, e Abafoods, impresa total green di bevande vegetali di Badia Polesine a impatto ambientale quasi zero, non tanto per una promozione del marchio o dei propri prodotti, ma per ricercare nelle relazioni e negli incontri che questo spazio saprà accogliere, un’occasione di scambio, ricerca e innovazione anche nel settore alimentare, con un approccio ecosostenibile.
In una stanza dello Urban center, allestita al primo piano con materiale di legno il cui design è stato studiato e creato dal maestro falegname Michele Seno nell’ambito di un workshop aperto ai cittadini, si è creato questo angolo bio, accessibile a tutti e gratuito, accogliente e rilassante, in cui poter fare una pausa tra una tisana, uno yogurt, pane locale, biscotti, latte di mandorla, cereali, non quindi prodotti standardizzati, ma una nuova scoperta del cibo biologico per soddisfare palato, benessere e salute del consumatore. Qui si organizzeranno, a partire da dicembre, incontri con nutrizionisti, alimentaristi, esperti di buone pratiche a tavola, per diffondere una sana alimentazione legata ai prodotti della terra e si troveranno ricettari per creare piatti utilizzando prodotti vegetali e salutari. Le parole chiave sono collaborazione e connessione tra soggetti che vanno tutti nella stessa direzione, il rispetto del pianeta.

GLI OBIETTIVI

Durante la cerimonia del taglio del nastro, l’assessore all’Innovazione Luisa Cattozzo ha rimarcato l’importanza di queste iniziative come luogo di incontro non solo per iniziative di innovazione, ma di crescita per il territorio facendo rete, anche attraverso nuove patnership. «Si tratta di un percorso di filiera ecosostenibile che abbraccia il produttore, il commerciante e il consumatore - ha spiegato Ilaria Marini di NaturaSì - affinché l’acquisto sia consapevole e condiviso in un’ottica di sostenibilità». «La nostra azienda è a ciclo chiuso, dalla terra alla produzione con quasi nessun prodotto di scarto e a energia pulita - ha affermato Dennis Fenzi di Abafoods - questa esperienza di cooperazione tra imprese spero funga da apripista per altre iniziative simili».
In una società in cui aumenta la sensibilità verso il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della salute, ecco che il progetto di Co-eating assume un significato ancora più forte come messaggio di innovazione non legata sempre e solo alle tecnologie, ma anche agli stili di vita e a ciò che si mangia, da cui dipende molto anche la salute. «Se rispettiamo noi stessi - ha evidenziato Laura Caputo, titolare del punto vendita NaturaSì di viale Tre martiri - dobbiamo rispettare anche l’ambiente e il nostro territorio». «E se sostenibilità significa vita più lunga per tutti - ha concluso l’assessore Cattozzo - allora ci auguriamo che questa start up sia apprezzata dagli utenti nella divulgazione di una coscienza sempre più ecosostenibile».
 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci