Delta del Po, individuata un'area per proteggere delfini e targarughe

Mercoledì 2 Settembre 2020 di Giannino Dian
Delfini in Adriatico
TAGLIO DI PO - Parco Delta del Po Veneto e associazioni di categoria insieme per la tutela della biodiversità marina. Con deliberazione della Giunta Regionale del 6 agosto 2020 “Individuazione di nuovo Sito di importanza comunitaria (Sic)” la Regione del Veneto ha adottato e proposto l’istituzione del Sic marino a tutela delle specie protette “Delfini e tartarughe marine”. Tale individuazione è stata necessaria perché la Commissione europea, con un caso che aveva aperto nei confronti dello Stato italiano, aveva riscontrato la presenza di carenze nell’istituzione di Sic e Zps e, in particolare, della rete Natura 2000 nell’ambiente marino, sollecitando conseguentemente, gli Stati membri ad individuare nuovi siti per alcune specie o habitat di particolare rilievo. Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha quindi individuato un percorso finalizzato a risolvere la potenziale violazione della normativa comunitaria prevedendo l’istituzione di nuovi Sic e Zps marini con l’ausilio delle Regioni, alle quali il Ministero ha delegato la competenza per l’individuazione e la gestione dei siti Natura 2000.
REGIONE COINVOLTA
La Regione Veneto ha sensibilizzato e coinvolto i enti interessati del settore pesca e ha partecipato ai lavori del Distretto di Pesca Nord Adriatico che ha consentito di avviare anche attraverso le specifiche misure del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), un percorso di condivisione e di confronto sulla perimetrazione del Sic marino e sulle proposte di misure di conservazione. In questo ambito è stato attivato un rapporto di collaborazione, con l’Università di Padova - Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione e con l’Ente Parco. L’elaborazione dei dati raccolti e le valutazioni prodotte, unitamente ai contenuti del “Rapporto conclusivo - Monitoraggio mammiferi marini del Veneto - giugno settembre 2018” realizzato da Arpav e da Dolphin biology conservation, hanno consentito alla Regione del Veneto di presentare al Ministero del territorio e del mare, una proposta sulla possibile perimetrazione del sito di interesse comunitario nelle acque marittime del Veneto in condivisione con gli Enti e con i portatori di interessi, anche nell’ambito del Distretto di Pesca del Nord Adriatico.
AREA INTERESSATA
L’area proposta per il Sic marino per le specie Tursiops truncatus e Caretta caretta risulta di una superficie in territorio veneto è di 225 chilometri quadrati, tra le 6 e le 12 miglia dalla costa, è situata in continuità con il Sic emiliano - romagnolo in corso di istituzione. In considerazione del percorso di condivisione e di confronto per l’individuazione del nuovo Sic marino, viene approvato che i pescatori professionali vengano coinvolti quale parte attiva nella gestione del sito attraverso gli interventi di tutela e di conservazione delle specie di interesse di cui alle misure di conservazione.
Soddisfazione è espressa dal presidente del Parco, Moreno Gasparini, che vede riconosciuto dalla Regione del Veneto un ruolo importante nella conservazione della biodiversità all’Ente Parco Delta del Po a seguito dell’impegnativo e importante lavoro svolto in questi anni in collaborazione con le Associazioni di categoria della pesca e la Regione del Veneto. Vari progetti del parco si integrano per la visione comuni di sviluppo dell’area. Uno fra tutti il progetto Goletta Verde che dal prossimo anno vedrà l’inizio attività anche a supporto della gestione del Sic marino. «Di questo devo ringraziare- dice il presidente Moreno Gasparini, il presidente Zaia e tutta la giunta regionale nocnhè la Fondazione Cariparo che da sempre hanno creduto nell’Ente Parco Delta del Po». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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