Sanità e azienda zero, Lega e Pd
verso intesa. Tosiani, no alle 9 ulss

Mercoledì 20 Luglio 2016
Sanità e azienda zero, Lega e Pd verso intesa. Tosiani, no alle 9 ulss
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VENEZIA - I suoi, sentendola annunciare ai giornalisti che sull’Azienda Zero «si sta arrivando a una intesa» e che «la minoranza è compatta», avevano storto il naso: l’impressione, in casa del Pd, era che la loro capogruppo Alessandra Moretti avesse esagerato nell’ottimismo. Eppure, l’anticipazione di Moretti avrebbe trovato, di lì a cinque ore, conferma: la maggioranza ha detto sì a quasi tutto. Chiarire ruolo e compiti dell’Azienda Zero? Vabbè, discutiamone. Il Comitato dei direttori delle Ulss? Ok, facciamolo. Mantenere il servizio ispettivo in capo alla giunta? Certo. Togliere il commissariamento iniziale dell’Azienda Zero per nominare subito il direttore? Accolto. Togliere all’Azienda Zero la competenza dei project financing? E togliamola. Solo su un punto - la Gsa, Gestione sanitaria accentrata - i capigruppo della Lega, Nicola Finco, e della Lista Zaia, Silvia Rizzotto, hanno detto no: non ci sarà il parere della commissione sulle direttive impartite dalla giunta.

Dunque, chi ha ceduto di più? Il Pd che ha voluto il non contingentamento dei tempi e ha tenuto inchiodato il consiglio per nove sedute, ma alla fine ha accettato l’Azienda Zero? O la Lega che ha accolto quasi tutte le modifiche? O forse ha ragione chi sostiene che ormai il progetto di legge 23 è "orfano", visto che dal testo iniziale di Zaia c’è stata un primo stravolgimento con l’emendamento di maggioranza che ha depotenziato l’Azienda Zero mantenendo anche l’Area sociale e sanità e adesso per far cessare l’ostruzionismo dell’opposizione si è ulteriormente svuotato questo contenitore? La mediazione, se sarà, consentirà comunque alle parti di cantar vittoria: Zaia porterà a casa Azienda Zero e riduzione delle Ulss (indipendentemente da quante saranno), il Pd in particolare vanterà di aver migliorato la riforma.

Nel gioco delle trattative, va registrato l’incontro "collaborativo" di ieri mattina a Palazzo Balbi «su vari temi» tra Zaia e Moretti. Ma è ancora presto per dire che la partita è chiusa. «Bene lo stralcio dei project e la rinuncia al commissariamento iniziale, ma ancora non basta», dice Claudio Sinigaglia, Pd. Solo che ora sono i tosiani ad alzare il tiro, anticipando la battaglia sulla riduzione delle Ulss: «O una per provincia o due dappertutto, non esiste che il raddoppio sia solo per Venezia e Vicenza», dice Andrea Bassi.
Ieri, complici riunioni di maggioranza con l’assessore Coletto e il big manager Mantoan, e poi tra maggioranza e opposizione, il consiglio è iniziato alle 15.50 e alle 17.15 era già finito. Oggi probabilissimo identico copione, visto che la maggioranza consegnerà per iscritto le modifiche chieste da Pd & C.
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