Pronti 134mila posti di lavoro in Veneto: ma 1 su 2 non si trova

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Maurizio Crema
Pronti 134mila posti di lavoro in Veneto: ma 1 su 2 non si trova

VENEZIA - Il Veneto ha ripreso a correre ma c'è un problema, la carenza di manodopera. Sono quasi 134mila le assunzioni previste in regione in questo inizio del 2023, oltre diecimila in più del gennaio-marzo 2022. Una domanda di lavoro rivolta per un terzo a giovani sotto i 29 anni. Ma un posto su due rischia di rimanere scoperto perché manca la professionalità giusta (informatici, tecnici specializzati, dirigenti) o non ci sono persone disponibili per alcuni impieghi con le aziende che si fanno concorrenza spietata per attirare i talenti, spesso anche rubandoseli: 200mila le dimissioni volontarie l'anno scorso in regione. Scelta di vita ma anche voglia di stipendi più alti. Un problema ormai cronico e che si sta aggravando in Veneto, dove solo nel manifatturiero tra gennaio e marzo di quest'anno sono previste 45mila assunzioni (fonte Unioncamere-Anpal, Excelsior). E gli imprenditori chiedono a gran voce di aprire le porte agli immigrati, con flussi organizzati e selezionati. Confindustria Veneto Est guarda anche al futuro e ai ragazzi di oggi con l'orientamento a famiglie e studenti dai 16 ai 20 anni. Il progetto che verrà presentato oggi "E dopo il diploma? Cosa farai da grande?" è infatti rivolto ai 140 istituti superiori delle province di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo. Appuntamento su YouTube con una lezione-spettacolo sui percorsi post-diploma, le competenze per le sfide della transizione digitale e sostenibile, i contesti professionali di qualità nelle imprese del territorio. Il tutto per raccontare come le fabbriche di oggi in Veneto siano spesso un modello, dove tecnologia e passione si coniugano in un percorso professionale che può essere d'avanguardia.
«Aiutare famiglie e studenti a scegliere con consapevolezza il loro futuro dopo il diploma di maturità è un compito fondamentale, a cui come imprenditori non possiamo e non vogliamo sottrarci - commenta Francesco Nalini, consigliere delegato Confindustria Veneto Est per l'Education e Ad di Carel Industries, multinazionale quotata in Borsa con base a Brugine (Padova) -.

Dopo aver dedicato le prime tre edizioni di "Cosa farai da grande?" ai ragazzi delle scuole medie, quest'anno abbiamo scelto di rivolgerci a studentesse e studenti più vicini alla scelta dei percorsi di istruzione superiore e all'ingresso nel mondo del lavoro, con un approccio interattivo pensato per stimolare la loro curiosità e partecipazione. Se vogliamo coltivare e trattenere i nostri talenti, recuperare competitività nel capitale umano, dobbiamo raccontare ai giovani la qualità e modernità delle imprese del loro territorio, le opportunità di crescita e miglioramento che offrono. E serve un dialogo costante tra imprese, scuole, università e Its (istituti tecnici superiori) per favorire lo sviluppo di competenze coerenti con le richieste dal mondo del lavoro».


NUOVO DIALOGO
Insomma, coltivare i giovani per appassionarli a questo mondo d'impresa. Le possibilità ci sono con 133.670 assunzioni previste dalle imprese venete solo nel primo trimestre del 2023 (24.360 a Venezia, 5.060 a Rovigo, 23.340 a Padova e 22.740 a Treviso), 10.670 in più rispetto allo stesso periodo 2022, 7mila solo nel manifatturiero. Il 49,7% rischia però di rimanere vacante, 5 punti percentuali in più del 2022. Un disequilibrio che continua a riguardare laureati, con punte per ingegneri elettronici e informatici. Mancano anche i diplomati Its, soprattutto in ambito meccatronico, digitale, efficienza energetica, sostenibilità, moda: 710 diplomati ricercati dalle imprese nel mese di gennaio, più della metà introvabili. Da qui l'urgenza di investire sull'orientamento, per aiutare i giovani e le loro famiglie a leggere i cambiamenti in atto e ad orientarsi sulle competenze più richieste. E qui scende in campo il progetto di Confindustria Veneto Est con il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto in un format rinnovato, realizzato in collaborazione con il network di performattori Teatro Educativo per una platea potenziale di 140 istituti superiori. Una lezione-spettacolo con sketch, video, animazioni, interazioni con sondaggi su smartphone e testimonianze di giovani d'impresa rivolto ai ragazzi degli ultimi tre anni delle superiori. E ai loro genitori, spesso i più difficili da convincere.

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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