Nel pur virtuoso Veneto, 60.800 abusivi contribuiscono ad alimentare un mondo parallelo che vale 15,6 miliardi di euro e rappresenta il 10,6% del valore aggiunto regionale. A denunciare le cifre del fenomeno è uno studio di Confartigianato, che lancia l'allarme sulla minaccia del sommerso per le attività dei piccoli imprenditori. «Siamo secondi alla sola Provincia autonoma di Bolzano, ma l'obiettivo è tolleranza zero», dice il presidente Roberto Boschetto, lanciando l'adesione alla campagna nazionale Occhio ai furbi!
OCCUPAZIONE IN VENETO
La maggior parte del sistema è sana in Veneto. Il tasso di irregolarità nell'occupazione è pari a 8,8% rispetto ad una media nazionale del 9,7%.
LAVORO IN NERO: SETTORI A RISCHIO
Secondo l'indagine, a correre i rischi maggiori di infiltrazione abusiva sono le 49.336 imprese artigiane attive nei settori dell'edilizia (14.500), dell'acconciatura ed estetica (11.300), dell'impiantistica (11.300), dell'autoriparazione (5.400), della riparazione di beni personali e per la casa (2.800), del trasporto taxi (1.200), della cura del verde (1.800), della comunicazione (930), dei traslochi (52).