Una regione con il “pieno” low cost
e il primato di gestori indipendenti

Domenica 10 Maggio 2015 di Daniela Boresi
Una regione con il “pieno” low cost e il primato di gestori indipendenti
VENEZIA - Chi avrebbe mai detto che il Veneto sarebbe diventata una regione dal "pieno appetibile"?

L’immaginario collettivo ha sempre visto nelle vicine regioni autonome un vantaggio economico nel fare benzina. Così non è, a meno che ovviamente non si abbia la residenza in Friuli Venezia Giulia o in Trentino Alto Adige, nel qual caso scatterebbero agevolazioni. Ma all’automobilista medio del Nordest, si scopre, conviene rifornirsi in Veneto.



I dati della Confcommercio hanno sfatato un mito. Non è assolutamente vero che la "benzina del vicino" sia meno costosa. Anzi. In Friuli Venezia Giulia il pieno costa decisamente di più. Il prezzo medio per un litro di benzina - aggiornato alla fine del mese scorso - è infatti in 1,462 euro in Veneto contro 1,471 euro in Friuli Venezia Giulia. Prezzo competitivo anche per il gasolio: 1,391 a litro in Friuli Venezia Giulia e 1,374 in Veneto.



Il Veneto detiene anche il record italiano di "pompe bianche", 574 gestori indipendenti (il 32 per cento del totale). Al secondo posto la Campania con il 23 e al terzo Umbria, Marche ed Emilia Romagna con il 20 per cento. Naturalmente i gestori indipendenti quasi sempre offrono costi di carburante decisamente inferiori a quelli di marca ed è questo uno dei motivi che rende più conveniente il rifornimento in Veneto.



Per i benzinai è poi periodo di novità nell’organizzazione del lavoro. E per i 1959 gestori di impianti del Veneto non sarà più obbligatorio tenere aperto l’impianto la domenica o le festività secondo un calendario stabilito, quello dei vecchi "turni domenicali": basterà infatti mantenere in funzione il self service. La categoria aveva avanzato la richiesta da tempo. Moreno Parin, membro della Commissione regionale carburanti in rappresentanza della categoria per la Confcommercio regionale, se n’era fatto carico arrivando fino all’Antitrust, che di recente ha emesso un pronunciamento sulla stessa linea, facendo cadere, nell’era dei self service dilaganti da tempo, l’obbligo della "presenza" domenicale. La Regione si è allineata con una delibera, e ora i benzinai chiedono un altro sforzo.



«Finalmente è stato eliminato l’anacronistico obbligo di apertura festiva nel dieci per cento degli impianti, in linea con le richieste che già avevamo inoltrato alla Regione - dichiara infatti Parin - Il gestore potrà decidere in base alle proprie esigenze e non sulla scorta di imposizioni burocratiche. Su questo principio di libertà ed equità si è basata la mia segnalazione all’Antitrust, che l’ha accolta pronunciandosi a favore dell’eliminazione dell’obbligo delle aperture festive, ma anche degli orari minimi obbligatori di apertura. Ora c’è anche la delibera della Regione e siamo soddisfatti. L’auspicio è che la Regione Veneto, nella prossima legislatura, dia seguito a quanto stabilito dall’Antitrust anche sul fronte degli orari».
Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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