Veneto Banca e Popolare Vicenza,
rivoluzioni con Vardanega e Dolcetta

Mercoledì 28 Ottobre 2015
Il trevigiano Vardanega e il vicentino Dolcetta
MONTEBELLUNA/VICENZA - Rivoluzione al vertice per le Popolari venete.



Il presidente di Veneto Banca Francesco Favotto potrebbe in tempi brevi lasciare l’incarico. Ufficialmente il professore trevigiano si farebbe da parte per problemi di salute e la stanchezza accumulata in questo anno e mezzo di presidenza tra inchieste della magistratura, esami Bce e tensioni in consiglio d’amministrazione. Al suo posto, nell’ottica di un solco tracciato a livello istituzionale, dovrebbe essere nominato il suo vice attuale Alessandro Vardanega. L’ex presidente di Unindustria Treviso, imprenditore di Industrie Cotto di Possagno, azienda del comparto dei laterizi, sarebbe preferito a un altro imprenditore attivo nel Trevigiano, Pierluigi Bolla. L’uscita di scena del trevigiano Favotto, 68 anni, professore di economia all’università di Padova, arriverebbe a pochi giorni dalla nomina ad amministratore delegato del direttore generale Cristiano Carrus e un mese prima dell’assemblea decisiva per il futuro della banca trevigiana.



Anche alla Popolare Vicenza cambiamenti in vista. L'inchiesta che coinvolge gli ex vertici operativi, ha interessato tra l’altro l’attuale presidente Gianni Zonin, imprenditore del vino, da 19 anni al comando a Vicenza, che potrebbe rassegnare molto presto le dimissioni. Il nome più gettonato per sostituirlo è quello di Stefano Dolcetta, attuale vicepresidente di Confindustria nazionale, presidente della Fiamm di Montecchio Maggiore, protagonista in questi giorni di uno scontro acceso col leader nazionale Giorgio Squinzi sulla riforma dei contratti di lavoro. Nei giorni scorsi Dolcetta avrebbe incontrato in via riservata il consigliere delegato di Popolare Vicenza Francesco Iorio.



Ultimo aggiornamento: 12:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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