Alta velocità, archiviato il tracciato
che passava per le località balneari

Giovedì 27 Marzo 2014 di Giorgio Gasco
Alta velocità, archiviato il tracciato che passava per le località balneari
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VENEZIA - Alta velocità ferroviaria. Va in archivio il progetto che puntava a collegare Venezia a Trieste passando per le località balneari del Veneto (costo previsto, 7,4 miliardi). Ufficialmente, e finalmente, «dopo mesi di presidio attivo da parte del nostro assessore Renato Chisso» (il plauso è del governatore veneto) da oggi al ministero delle Infrastrutture si parla di un’unica soluzione: il futuro tracciato sarà quello affiancato all’attuale linea. Nulla di più di quanto avevano deciso, nel 2013, le Giunte regionali di Veneto e Friuli Venezia Giulia.



Il riconoscimento del progetto «più rapido, meno devastante per il territorio e più economico» (giudizio di Luca Zaia) è avvenuto ieri a Roma, dove il ministro Maurizio Lupi, confermando quanto annunciato giorni fa al Gazzettino, ha convocato i due presidenti di Regione (Debora Serracchiani e Zaia, appunto), il commissario per l’alta velocità a Nordest, Bortolo Mainardi e i responsabili Rfi. Al termine del confronto, la buona notizia: in attesa che si definisca la progettazione, ad opera di Rfi, del nuovo tracciato da dedicare ai treni superveloci, è disponibile un miliardo 800 milioni per ammodernare l’attuale linea. Più nel dettaglio: 700 milioni per la Mestre-Ronchi dei Legionari e quasi un miliardo per lo studio di una nuova soluzione di linea tra Ronchi dei Legionari e Trieste.



L’obiettivo a breve termine è quello di utilizzare il finanziamento annunciato ieri per rendere più moderna la linea esistente, superando storici "imbuti" che impediscono una rapida circolazione dei convogli. Considerando che l’utilizzo è lontano dalla saturazione. Un particolare sul quale Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno concordato, dopo aver analizzato le relazioni mensili fatte dal commissario Mainardi (il suo mandato scade il 31 marzo; sarà riconfermato?: «No so, di certo la Serracchiani è contraria» risponde). Certo, e Lupi è stato chiaro, l’alta velocità va fatta, ma per gradi dopo che i binari esistenti saranno usati a pieno regime e con tecnologie avanzate. Gli interventi sull’attuale linea sono funzionali alla velocizzazione dei convogli. Zaia e la Serracchiani: «Raggiungeranno i 200 chilometri orari su tutta la tratta. Portando il tempo di percorrenza a un’ora e quindici minuti contro le abbondanti due ore attuali».



La progettazione dell’alta velocità affiancata all’attuale, avrà due fasi: Rfi deve presentare il progetto preliminare della tratta Mestre-Portogruaro, poi lo studio di fattibilità Portogruaro-Ronchi dei Legionari. Lupi ha anche concordato che per il tanto dibattuto collegamento Mestre-aeroporto Marco Polo, la soluzione è quella che prevede una bretella ferroviaria (costo 220 milioni), contrariamente al suggerimento di Enrico Marchi, presidente Save (società che gestisce lo scalo veneziano (8 Km in galleria, costo ipotizzato 700 milioni, e due a cielo aperto).

Un’altro risultato positivo dell’incontro romano, Zaia lo individua «nello sblocco della progettazione del tratto alta velocità Verona-Padova». Finora tutto era bloccato dalle polemiche per l’attraversamento del nodo di Vicenza (tunnel, tracciato lontano dal centro con relativo collegamento con navette su ferro). Per questo, il governatore veneto, annuncia il coinvolgimento del sindaco Achille Variati per trovare una soluzione concordata.



«Un sollievo, le richieste di noi sindaci di abbandonare il tracciato litoraneo sono state finalmente accolte, e soprattutto governo e Regione Veneto si sono orientati sull’ammodernamento della linea esistente Venezia-Portoguaro, come i nostri consigli comunali chiedevano dal 2011». Così, Silvia Conte e Simonetta Rubinato, prime cittadine di Quarto d’Altino e Roncade. «La decisione – dicono - dimostra che non si può continuare con la logica delle grandi opere a prescindere e gettare denaro pubblico per progetti costosi e calati sulle teste delle comunità locali».
Ultimo aggiornamento: 10:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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